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“Vogliamo tornare dal lavoro vivi”. Basta con la mattanza sul lavoro

Nelle fonderie si lavora 7 giorni su 7, 24 ore su 24, anche la domenica. E proprio una domenica, il 13 maggio, alle ACCIAIERIE VENETE di Padova è avvenuto un gravissimo incidente.
Una colata di acciaio incandescente ha colpito 4 operai: 2 dipendenti delle Acciaierie e 2 in appalto.
Due di loro hanno riportato ustioni al 100% del corpo e sono in condizioni gravissime. Un terzo lavoratore presenta ustioni al 70% del corpo.

ALLE ACCIAIERIE VENETE DI PADOVA NON LA PRIMA VOLTA CHE AVVIENE: GIA’ NEL 2013 UN ALTRO OPERAIO MORI’ IN UN INCIDENTE SUL LAVORO.

In Italia dall’inizio dell’anno al 12 maggio, sono 255 i lavoratori che sono morti sul posto di lavoro e altri 195 sono morti nel viaggio per recarsi al lavoro
Nel Veneto, che guida la tragica classifica tra le regioni, i morti sul posto di lavoro sono stati 29.

Ma alla fine dei conti la causa dei morti sul lavoro è sempre una “fatalità” senza responsabili. Così, al di là di qualche presa di posizione, di qualche comunicato e della promessa di “fare qualcosa”, nulla si muove.

I lavoratori continuano a morire e non è un caso. Sono i turni di lavoro sempre più massacranti, è l’imposizione di un lavoro sempre più “competitivo”, alienante e precario. E’ il ricatto di perdere il posto che porta ad accettare qualsiasi condizione di sicurezza, di salario, di orario, di fatica
Bisogna “correre” per finire in fretta, per “produrre di più”, per essere “competitivi”. E tutto per garantire profitti all’impresa e al padrone.
Non sarà schiavitù, forse, ma poco ci manca. E così di lavoro e sul lavoro si viene ammazzati.

Le lavoratrici e i lavoratori non sono strumenti, non sono pezzi di ricambio che si possono sostituire, sono persone che hanno il diritto di vivere.

USB SI IMPEGNA A COSTRUIRE UNA MOBILITAZIONE REGIONALE CHE INCHIODI I RESPONSABILI PADRONALI E ISTITUZIONALI ALLE LORO RESPONSABILITA’:

NOI VOGLIAMO VIVERE, VOGLIAMO LAVORARE IN SICUREZZA E CON LA GIUSTA RETRIBUZIONE SALARIALE.

VOGLIAMO, FINITO IL TURNO DI LAVORO, TORNARE A CASA VIVI E SANI

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