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Piacenza. Torna il Codice Rocco: accuse e perquisizioni a sindacalisti USB per “sabotaggio industriale”

Riportiamo il grave atto intimidatorio che ha colpito oggi alcuni dirigenti sindacali a Piacenza, nell’ambito della difesa dei diritti dei lavoratori del settore della logistica che da anni reclamano il rispetto di norme e condizioni di lavoro dignitose. Conosciamo bene la situazione di degrado e sfruttamento che insiste nel settore della logistica, e anche l’impegno dell’USB in difesa di questi lavoratori, per la loro assunzione regolare e per il rispetto di criteri minimi salariali e di dignità.

Alle prime ore dell’alba cinque sindacalisti sono stati portati in questura e accusati di sabotaggio industriale per aver occupato simbolicamente il tetto della GLS lo scorso marzo. Oltre alle accuse pesanti della questura, sono state perquisite le case dei sindacalisti, e sequestrato del materiale elettronico. Un simile atto che allude e anzi ricalca perfettamente le pratiche di controllo e intimidazione dell’epoca fascista sono piccoli (e nemmeno così piccoli) segnali dell’inasprimento del conflitto di classe che viviamo oggi nel Paese.

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GLS Piacenza: incredibile ma vero, 5 sindacalisti USB accusati, portati i, questura, perquisiti e oggetto di sequestri di materiale probante … per essere saliti sul tetto dell’azienda l’8 marzo scorso.

Piacenza, rispolverato il Codice Rocco contro le lotte di USB nella logistica: dirigenti sindacali accusati di arbitraria occupazione e sabotaggio industriale

Nelle prime ore della mattinata di oggi, venerdì 25 maggio 2018, alcuni dirigenti sindacali dell’Unione Sindacale di Base, tra i quali Issa Abed e legnane Adive, delegati della logistica nella zona di Piacenza, sono stati convocati in Questura e denunciati per SABOTAGGIO INDUSTRIALE per essere saliti nel marzo scorso sul tetto dell’azienda GLS durante un’iniziativa di protesta di lavoratori tenuti a lavorare “al nero”. Dopo la consegna dell’atto giudiziario, sono stati accompagnati presso le abitazioni che sono state perquisite.

Non era mai accaduto che a una azione di lotta, praticata da sempre nei casi più eclatanti di violazione dei diritti dei lavoratori, si rispondesse con l’attribuzione di un reato spropositato e inappropriato come quello di “Arbitraria invasione e occupazione di aziende agricole o industriali. Sabotaggio”, articolo 508 del Codice Penale, tipico del ventennio fascista e introdotto con il Codice Rocco del 1930 proprio per affrontare il dilagare delle lotte operaie e l’occupazione delle terre.

L’attivazione delle perquisizioni domiciliari, alla ricerca di non si sa bene cosa, durante la quale sono stati sequestrati tutti gli apparecchi elettronici (computer, telefoni ecc.) e fotografati i muri delle abitazioni su cui erano appesi quadri e manifesti in lingua araba, aggiunge un tono se possibile ancora più minaccioso alla pesante provocazione messa in opera nei confronti di delegati USB combattivi della logistica.

L’Unione Sindacale di Base ritiene che l’accanimento in corso nei confronti dei propri delegati nell’esplosivo settore della logistica sia da mettere in stretta relazione con l’opera di continuo contrasto e denuncia messa in atto da USB Logistica nel territorio di Piacenza rispetto alle continue violazioni dei diritti dei lavoratori e al livello di sfruttamento a cui vengono sottoposti lavoratori che, essendo in maggioranza migranti, sono ricattabili sia sul piano dell’occupazione che sul permesso di soggiorno.

Evidentemente il più volte e da più parti invocato nuovo orientamento del diritto del lavoro affinché questo non sia “ostile alle aziende”, come recentemente affermato anche dal Libro Bianco di Assolombarda ha già fatto breccia nella magistratura di Piacenza.
Tocca uno tocca Tutti!

 

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