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Intimidazione RFI: delegato sospeso per aver il rispetto delle norme sulla sicurezza

Nei giorni scorsi la dirigenza aziendale RFI DTP Roma ha comunicato al RSU/RLS Stefano Pennacchietti la notizia esecutiva del provvedimento disciplinare di 5 giorni di sospensione dal lavoro senza retribuzione (dal 17 al 21 settembre).

L’accusa nei suoi confronti è di aver cagionato danno economico a RFI quando nell’aprile scorso ha interrotto l’attività di alcuni lavoratori di una ditta appaltatrice, che in pieno giorno e in presenza di circolazione treni stavano operando sui binari in assenza di qualsivoglia organizzazione e attuazione della protezione cantieri, e dunque in violazione di ogni normativa sulla sicurezza della circolazione stessa e sul lavoro.

L’azione della dirigenza aziendale appare tanto più assurda in quanto basata sulle “ragioni” dei soggetti implicati nelle attività illecite, proprio quelle che il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, dopo averle doverosamente interrotte in qualità di agente della manutenzione di RFI, aveva immediatamente segnalato per scritto ai dirigenti stessi chiedendo di essere ascoltato per maggiori informazioni e per affrontare la grave questione che riguarda le modalità operative delle ditte appaltatrici in relazione alla sicurezza sul lavoro: senza avere avuto alcun riscontro alla sua legittima richiesta di ascolto, a 20 giorni da questa gli viene contestato il comportamento e a seguito viene sanzionato con 5 giorni di sospensione!

Si è così di fronte a un gravissimo attacco verso un lavoratore che nello svolgimento delle sue responsabilità professionali, rafforzate dalla esperienza decennale nella RLS/RSU, viene accusato senza fondamento proprio sul campo della sicurezza sul lavoro, rendendo così evidente la volontà di intimidazione verso tutti i lavoratori della DTP Roma, diffondendo tra questi un nefasto messaggio in pieno contrasto con le esigenze di salvaguardia delle tutele sulla salute e la sicurezza sul lavoro;

la cosa è tanto più grave se si considera la vera emergenza di morti sul lavoro in Italia, alla cui inaccettabile lista i lavoratori delle attività ferroviarie forniscono purtroppo un notevole contributo numerico, oltre a essere trascinati al centro di una spirale involutiva delle tutele sul lavoro in cui si generano quotidianamente occasioni di incidente anche grave.

Un attacco che è allo stesso tempo verso USB, un’Organizzazione impegnata da tempo per l’affermazione della democrazia sindacale nelle ferrovie e che ha già dimostrato di essere decisa ad agire sugli importanti temi della salute e della sicurezza sul lavoro, come sulle questioni più generali dei diritti contrattuali della categoria: cosa di cui molti ferrovieri hanno già preso atto scegliendo di aderirvi e di sostenere l’elezione di molti suoi esponenti nelle RSU/RLS di molte regioni e in particolare nella DTP Roma.

Unione Sindacale di Base sosterrà con tutti i mezzi a disposizione e in ogni appropriata sede la tutela sindacale e giuridica del proprio esponente RLS/RSU, e invita tutti i ferrovieri a respingere compatti questo grave attacco alla democrazia sindacale e alle loro garanzie di salute e sicurezza, che immediatamente danneggia e fa arretrare la stessa cultura della sicurezza sul lavoro, accreditando invece una sottocultura produttiva dove la vita delle persone diventa una variabile dipendente del profitto padronale.

In attesa che la questione venga posta nelle aule del Tribunale del Lavoro di Roma USB invita i lavoratori della DTP Roma a esprimere una decisa protesta per l’assurdo attacco al rappresentante per la sicurezza e alle libertà sindacali nelle ferrovie, cessando ogni disponibilità a prestazioni fuori contratto e/o accordi territoriali, tornando a contestare fortemente il sequestro del diritto assembleare, per rimettere al centro della discussione il diritto di parola e di partecipazione su e alle scelte sindacali di oggi e di domani.

Contro le politiche di smantellamento dei diritti sul lavoro nella DTP Roma e contro la repressione dei delegati sindacali attivi USB sta preparando uno sciopero per il mese di ottobre
Colpisci uno colpisci tutti!

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