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Napoli. Licenziamento politico alla Kleves. Chi tocca uno tocca tutti!

Giù le mani da Giuliano Granato. Mentre la cronaca continua ad informarci del calvario del mondo del lavoro, si consumano nell’oblio continui attacchi e vessazioni ai danni di lavoratori e lavoratrici che hanno l’ardire di reclamare la propria dignità ed il diritto di conoscere il proprio futuro .
Ma queste vessazioni non fanno notizia, spesso sono rivolte ai singoli, a quelli più combattivi che non accettano di chinare la testa.
Tutto si ascrive alla stessa strategia: bloccare sul nascere qualsiasi tentativo di reazione all’arroganza dei padroni.
Vogliono avere le mani libere, i padroni, per decidere delle nostre vite, dei tempi di lavoro, dei nostri riposi, del nostro salario e della nostra salute.
Il 29 maggio la Klevers Italiana ha licenziato la RSA di USB Giuliano Granato con una motivazione risibile: IMPROVVISO CALO DI FATTURATO.
La Klevers Italiana, che ai tavoli di confronto sindacale si è sempre rifiutata di confrontarsi sui progetti e sulle produzioni industriali, oggi vorrebbe far credere di essere improvvisamente in crisi, ostentando un atteggiamento reticente per non discutere dei carichi di lavoro ed occultare le condizioni cui sono sottoposti i lavoratori, spesso e volentieri esposti a rischio di malattie professionali ed infortuni.
Un Management che ha considerato quasi un affronto l’esordio del sindacato, come l’Unione Sindacale di Base, in azienda dopo 30 anni.
Azienda che è abituata ad usare ed abusare di un paternalismo che non nasconde un piglio ed un atteggiamento autoritario che nega di fatto l’applicazione di leggi e dello stesso C.c.n.l.
Un contratto brandito come un’arma per escludere USB dal confronto o per i soli aspetti disciplinari per perseguire le maestranze.
Non è credibile un’azienda disposta ad elargire oltre 40.000 Euro per conciliazioni, con l’unico obiettivo di cancellare qualsiasi richiesta di diritti economici e normativi pregressi da parte dei lavoratori e delle lavoratrici, e che allo stesso tempo licenzia un lavoratore che guadagna 25.000 all’anno per affrontare un ipotetico calo di fatturato.
Un’arroganza che si manifesta anche con l’impudenza delle motivazioni per giustificare un licenziamento che invece è chiaramente un atto di persecuzione.
Per affrontare un’eventuale crisi industriale ci sono infatti svariati strumenti di legge, normativi e contrattuali. Dovranno darci delle spiegazioni: chiameremo quest’azienda, la sua proprietà ed il suo management, a rispondere delle proprie responsabilità in sede giudiziaria. Come USB non lasceremo nulla di intentato, non solo per difendere Giuliano Granato, ma perché siamo fermamente convinti che questo sia un avvertimento ed un ammonimento a chiunque in Klevers Italiana abbia intenzione, nel presente e nel futuro, di provare a difendere la propria dignità ed i propri diritti.

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