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Malapolizia. Le foto di Riccardo Magherini, morto durante un fermo

Andrea Magherini, fratello di Riccardo, ha reso pubbbliche oggi in Senato le foto del fratello morto nella notte tra il 2 e il 3 marzo scorso, dopo essere stato bloccato dai carabinieri mentre “dava in escandescenze”.

Per la Procura della Repubblica di Firenze queste erano state provocate dall’assunzione di cocaina. I video e le foto sono stati presentati in Senato in una conferenza stampa che vedeva presenti Luigi Manconi e l’avvocato Fabio Anselmo (il legale che ha seguito il caso di Federico Aldrovandi e di altri episodi simili) nominato legale della famiglia.

Le immagini di Riccardo Magherini ci restituiscono alla memoria quelle di Federico, di Cucchi, di Uva e di tanti, troppi, altri. Secondo alcune testimonianze, due dei quattro carabinieri intervenuti avrebbero dato dei calci a Magherini mentre era a terra, ammanettato a faccia in giù, con le braccia dietro la schiena e a torso nudo a conferma delle voci che hanno parlato di un fermo violento in una strada di Firenze. 

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3 Commenti


  • letizia ofelia candellieri

    Dobbiamo avere paura di chi ci dovrebbe difendere? Se sono arrabbiati perché sottopagati devono essere pagati di più e comunque non è una giustificazione per un comportamento criminale


  • ABSELMO

    Di certo in questo caso i poliziotti hanno sbagliato , non ero lì, ma i lividi sul morto parlano da soli . Vorrei che ci fossero gli stessi commenti di sdegno per quei criminali, perchè questo sono, che hanno devastato Roma con della guerriglia organizzata, di quel ragazzo che ha perso le dita lanciando una bomba carta o anche di quei fomentatori che si scagliano contro le forze di polizia.


  • Federico

    Ho potuto vedere il video su Youtube, http://www.youtube.com/watch?v=9CQ-8vkR7Lo.
    Si, probabilmente, almeno per ciò che si può ipoteticamente eventualmente desumere dal video, sembrerebbe essere stato ucciso dai Valorosi Servitori dello Stato. Che nessuno, comunque, non pensi nemmeno un attimo ne si sogni una qualsiasi punizione, per i Valorosi Servitori dello Stato. Il caso Aldrovandi docet; i quattro agenti di Polizia, condannati per l’omicidio colposo di Federico, sono tutti e quattro liberi ed operativi in servizio. Valorosi Servitori dello Stato.

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