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Ferguson. Violato il coprifuoco, scontri nella notte. La rivolta prosegue

A Ferguson, dove il giovane nero Michael Brown è stato ucciso da un poliziotto, la rivolta è riesplosa questa notte dopo che la polizia ha lanciato lacrimogeni e i manifestanti bottiglie molotov violando per la seconda notte il coprifuoco imposto dal governatore del Missouri, Jay Nixon che ha chiesto alla Guardia Nazionale di intervenire
Circa 200 persone si sono rifiutate di rientrare nelle loro case prima dell’inizio del coprifuoco a mezzanotte e la polizia ha lanciato contro di loro numerose bombe lacrimogene per disperderli. Il governatore del Missouri ha introdotto il coprifuoco a partire da sabato sera da mezzanotte alle cinque del mattino. Centinaia di persone hanno marciato verso una stazione di polizia e un manifestante è stato ferito dai proiettili di gomma sparati dagli agenti in tenuta antisommossa.
Almeno 70 persone sono state arrestate durante gli scontri di questi giorni. Mercoledì erano stati arrestati e malmenati anche due giornalisti, subito rilasciati, mentre è ancora in arresto un assessore di St. Louis, che aveva seguito le proteste caricando foto e video sui social network.

L’autopsia intanto ha rivelato che Michael Brown é stato crivellato da ben sei proiettili, di cui due alla testa. Uno dei proiettili é entrato nella parte superiore del cranio del giovane disarmato, suggerendo che la testa era piegata in avanti quando lo ha colpito causandone la morte. A sostenerlo é il dottor Michael M. Baden, l’ex capo di medicina legale di New York, volato in Missouri su richiesta della famiglia e autore di un’autopsia indipendente realizzata dopo quella ufficiale che era stata giudicata da molti assai lacunosa e superficiale.
Mike Brown é stato pure colpito quattro volte al braccio destro, ha spiegato il medico. I proiettili non sembra siano stati sparati da distanza molto ravvicinata, perche’ non c’era polvere da sparo sul corpo della vittima.

Secondo il quotidiano Usa Today ogni anno 400 persone vengono uccise dagli agenti di polizia negli Usa. Negli ultimi sette anni quasi due volte a settimana negli Stati Uniti, un poliziotto bianco uccide una persona di colore. Secondo i dati forniti dall’Fbi, il 18% degli afro-americani uccisi aveva meno di 21 anni, rispetto al 8,7% dei bianchi.

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