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Otto marò rinviati a giudizio: “Depredarono i profughi”

Non si tratta di Girone e Latorre, i due fucilieri della Marina da anni al centro di un contenzioso politico-giuridico tra Italia e India, accusati di aver sparato contro una piccola imbarcazione mentre erano a bordo di una petroliera e di aver ucciso due pescatori ‘scambiati’ per pirati.
Ed è forse per questo che la stampa italiana non ha dato grande risalto alla notizia in questione. Otto militari della Brigata Marina San Marco, accusati di aver depredato alcuni profughi durante una operazione di soccorso in mare avvenuta nell’ottobre del 2013, sono stati pochi giorni fa rinviati a giudizio e quindi saranno processati dal Tribunale militare di Napoli.
Secondo la ricostruzione dell’accusa, durante la notte tra il 25 e il 26 ottobre del 2013 un centinaio di profughi fuggiti dalla Siria, alla deriva su una imbarcazione in acque internazionali a una settantina di chilometri da Lampedusa, furono imbarcati dalla nave “Chimera”, a bordo della quale si trovavano i marò della brigata San Marco. Una volta giunti sulle coste siciliane però i migranti denunciarono alla polizia di essere stati derubati dei soldi e dei loro pochi beni personali da parte dei militari nel corso dei controlli operati appena saliti a bordo della ‘Chimera’. L’inchiesta ha poi appurato che gli otto marò avevano riposto denaro e piccoli oggetti preziosi in alcune buste prive di dati identificativi, poi svuotate del loro contenuto dai militari.
Una volta giunti a destinazione però i profughi oltre a denunciare l’accaduto chiesero naturalmente la restituzione di soldi e oggetti presentando poi una denuncia formale alla Procura di Agrigento. La prima udienza del processo è stata fissata per il prossimo 29 settembre.
A decidere il rinvio a giudizio degli otto fucilieri di Marina è stato il gup Stanislao Saeli, che ha così accolto la richiesta di rinvio a giudizio presentata dal pm Marina Mazzella.
Uno degli imputati, il sottufficiale Massimo Metrangolo, dovrà rispondere dell’accusa di “peculato militare pluriaggravato” e “mancata consegna” mentre per gli altri 7 commilitoni l’accusa è “solo” di mancata consegna. Secondo l’accusa Metrangolo avrebbe sottratto ai profughi 34.850 euro e 26.354 dollari Usa, oltre a vari oggetti più o meno preziosi.
Una vicenda assai poco edificante…

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1 Commento


  • Mic

    Fasci e pure ladri… come sempre!

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