Menu

La Ue vara la nuova tranche di “aiuti” alla Grecia

L’Eurogruppo, riunito in teleconferenza, ha sbloccato 8,7 miliardi di euro, il pagamento sarà effettuato entro il 15 luglio. Per completare la tranche mancano ora i 3,3 miliardi del Fondo monetario internazionale che, secondo quanto riferito dal ministro delle finanze greco Evangelos Venizelos, si dovrebbe riunire per sbloccare il prestito l’8 luglio.

I ministri dell’Eurogruppo hanno accolto con «soddisfazione i progressi» fatti dalla Grecia per mettere in atto le intese politiche raggiunte con la Commissione europea, in accordo con la Bce, e con l’Fmi. In particolare, si legge nel comunicato conclusivo, i ministri hanno giudicato positivamente l’adozione di norme chiave sulla strategia fiscale e sulle privatizzazioni da parte del Parlamento greco.

Atene, da parte sua, ha sottolineato che la decisione dell’Eurogruppo dà sostegno alla credibilità internazionale del Paese. «Ora è cruciale per la Grecia – ha sottolineato Venizelos – l’immediata ed effettiva applicazione delle decisioni del Parlamento» sul pacchetto di misure di austerità per evitare il fallimento. La quinta rata, che rientra nel prestito da 110 miliardi in tre anni promesso nel maggio scorso alla Grecia, era stata “congelata” in attesa che il Parlamento ellenico approvasse il maxipiano di risanamento da 78 miliardi di euro entro il 2015 (28 miliardi in tagli alla spesa e aumenti di tasse più 50 miliardi in privatizzazioni di asset statali). Atene, che non riesce a far fronte al rimborso del suo enorme debito da circa 350 miliardi di euro, ha bisogno del prestito per rimborsare 6,6 miliardi di bond in scadenza ad agosto.

Nell’ambito del piano restano ancora 45 miliardi di euro da versare progressivamente alla Grecia. Ma considerata l’incertezza che la situazione greca provoca ogni giorno sui mercati, si sta già studiando un secondo piano di salvataggio. L’Eurogruppo ha oggi stabilito che la decisione sui nuovi aiuti sarà presa entro metà settembre e che in particolare le modalità precise e l’entità del coinvolgimento del settore privato ed il finanziamento aggiuntivo alla Grecia «saranno determinate nelle prossime settimane».

Atene dovrebbe ricevere fino a 85 miliardi di euro di nuovi finanziamenti che, aggiunti al prestito dello scorso anno, totalizzeranno una cifra compresa tra 190 e 195 miliardi di euro. Al nuovo fondo, secondo quanto spiegato da un funzionario del ministero delle finanze austriaco, Thomas Wieser, dovrebbero contribuire i creditori privati, mentre il fondo monetario dovrebbe fornire il 30% del totale.

Sarebbe la prima volta che le banche europee – che detengono quasi per intero i titoli del debito pubblico greco – metton mano alla tasca rinunciando a una parte della restituzione. Si tratterebbe dunque di una “quasi ristrutturazione”, fin qui negata con decisione dalla “troika” (Fmi, Ue, Bce), perché “salvare” la Grecia significa in realtà salvare le banche private. Una gigantesca partita di giro in cui gli unici perdere molto davvero sono i cittadini ellenici.

Ma indubbiamente quest’ultima decisione servirà a “rassenerare” i mercati finanzari, Almeno per qualche giorno.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *