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Termini Imerese. Al posto della Fiat arrivano i cinesi

da Il Sole 24 Ore

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DR Motor rileverà l’attività del settore automotive Fiat a Termini Imerese

di Mario Cianflone e Claudio Tucci

Sarà la DR Motor della famiglia molisana Di Risio a subentrare alla Fiat a Termini Imerese rilevando l’attività del settore automotive (come anticipato sul Sole 24 Ore di sabato 3 settembre). Lo hanno deciso il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, e il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, che costituiscono il collegio di vigilanza per l’attuazione dell’accordo di programma di Termini Imerese, e che si sono riuniti oggi al ministero con Domenico Arcuri, a.d. di Invitalia, soggetto attuatore dell’accordo.

Piano industriale
La DR Motor batte così la concorrenza della de Tomaso, che fa capo alla famiglia Rossignolo. Il piano industriale di DR Motor per Termini Imerese prevede uno sviluppo graduale, a partire dal 2012, del livello produttivo e di quello occupazionale. Nel 2014, dopo il consolidamento del mercato italiano, è previsto l’approdo sui mercati esteri. A pieno regime, nel 2016, è prevista la costruzione di 60mila automobili l’anno e il riassorbiremo di 1.300 degli attuali dipendenti. Gli investimenti previsti a breve e medio termini ammontano a 125 mln di euro suddivisi tra investimenti strutturali, ricerca tecnologica, sviluppo dei modelli e formazione.

Di Risio: Con noi Termini imerese sarà fiore all’occhiello per il Paese
«Siamo molto soddisfatti per la preferenza accordata al nostro progetto, ma è soprattutto da notare come l’intera procedura per l’attuazione dell’accordo di programma di Termini Imerese sia un fiore all’occhiello per l’intero sistema-Paese e debba essere presa a modello per l’assoluta trasparenza dell’iter di selezione e per la certezza e rispetto dei tempi decisionali», ha detto il presidente della DR Motor, Massimo Di Risio. Che ha aggiunto: «La possibilità di conservare a Termini Imerese il know-now automobilistico è una scelta strategica di grande rilevanza perchéè consente al nostro paese di mantenere e rafforzare ulteriormente il presidio e il volano di competenze, ricerca e sviluppo tecnologico sempre garantito da questo settore».

Gli altri investimenti
Romani e Lombardo, si legge in una nota, «hanno selezionato tre delle aziende che hanno presentato progetti per accedere alle agevolazioni previste dal contratto di sviluppo. Si tratta di DR (settore automotive), Lima Group (elettromedicali e protesi sanitarie), Biogen (energetico e biomasse). Queste aziende, selezionate sulla base del rispetto degli adempimenti procedurali, della qualità progettuale e della solidità finanziaria, investiranno complessivamente 341 milioni di euro, ottenendo agevolazioni pubbliche per l’investimento pari a 67 milioni di euro (cui si aggiungeranno le agevolazioni regionali sull’occupazione e la formazione) e impiegheranno a regime circa 1.500 addetti.

Nel sito di Termini Imerese si insedieranno inoltre Medstudios (produzione tv) e Newcoop (piattaforma logistica per la grande distribuzione), già selezionate in base alle procedure previste da altre misure agevolative nazionali e regionali. Investiranno oltre 20 milioni di euro per un’occupazione complessiva di ulteriori circa 150 addetti. Invitalia – conclude la nota – proseguirà dunque nelle attività previste dall’accordo di programma».

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I punti chiave del piano industriale Dr per Termini

di Mario Cianflone
 La “sostanza” del programma Dr Motor per Termini Imerese si fonda su quattro modelli la cui costruzione, con una cadenza stimata a regime nel 2016 di 60mila unità, comporta l’utilizzazione dell’intero stabilimento ed il riassorbimento di 1.300 dipendenti su 1.700 sempre entro quattro anni. Dr prevede di costituire una struttura dedicata al manufactring di Termini, che battezzata «Industrial» affiancherà le attuali divisioni vendite, logista e ricerca. Se l’operazione andrà in porto, in Sicilia vedrà la luce la Dr3, berlina 5 porte appartenente al combattuto segmento B, nel quale potrebbe rappresentare una proposta di prezzo abbordabile (si stimano prezzi tra gli 11 e i 13 mila euro) e alternative alle varie Fiat Punto, Ford Fiesta e a vetture nuovissime come l’appena nata Kia Rio, con la quale i coreani puntano sul mercato strategico delle city car. Settore nel quale è davvero difficile competere con i grandi nomi ma dove, con una buona dose di inventiva commerciale e prezzi allettanti, Dr potrebbe conquistare una quota di mercato, magari piccola, ma forse sufficiente a dare ossigeno a Termini, alla sua fabbrica e alle famiglie dei lavoratori.
Il bocciato piano De Tomaso-Rossignolo verteva, invece, sul segmento premium con un’offerta che partirà da un mega suv che dovrebbe andare a competere con campioni di tecnologia e qualità come Audi Q7 e Bmw X5, un campo ostico dove il brand e il fattore moda sono decisivi.

Dr Motor ha già pensato di realizzare una versione speciale del nuovo modello, che sarà battezzata T.I. ovvero con le iniziale dello storico stabilimento “acceso” nel lontano 1970.

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