Menu

L’Italia abbatte le borse mondiali

Che un imprenditore al governo sia considerato una iattura dai “mercati internazionali” può sembrare un controsenso. Ma nemmeno troppo. La vulgata descrive infatti gli imprenditori come gente “capace di fare”, al contrario dei comuni mortali che fanno politica. Ma proprio gli imprenditori (o perlomeno la loro “ala finanziaria”) sanno fin troppo bene che quel saper fare si riferisce, quasi sempre, ai “fatti propri”. Non certo al bene del paese o deglla stabilità dei mercati….

Il riassunto de Il Sole 24 Ore dà i numeri. E tra le righe anche le preoccupazioni.

 

*****

BTp oltre il 7%, spread alle stelle, Milano a picco (-5%), sprofonda Mediaset (-11%)

Tensione ai massimi sul debito pubblico italiano all’indomani dell’annuncio delle dimissioni del presidente del Consiglio Berlusconi dopo l’approvazione della legge di stabilità. Una decisione malvista dagli investitori che spingono su un nuovo governo che immediatamente vari riforme strutturali capaci di incidere profondamente sul debito pubblico.
Nonostante l’intervento della Bce sul mercato secondario il rendimento del BTp benchmark decennale italiano ha sfondato la soglia del 7%, considerato il punto di non ritorno che ha portato Grecia Irlanda e Portogallo a chiedere aiuti. Intanto Piazza Affari peggiora con ribassi superiori al 4,5 per cento. E, novità della giornata, i rendimenti dei titoli con scadenza a due anni hanno superato quelli decennali, segnando una pericolosa inversione della curva, come è successo a Grecia, Portogallo e Irlanda prima di ricorrere agli aiuti europei.
«Sono rendimenti spaventosi, il segnale che il mercato sta picchiando fortissimo» aggiunge un secondo dealer.
Analisi / Perché l’Italia è sotto attacco (di Isabella Bufacchi)
Spread fuori controllo
Lo spread con il Bund a 10 anni supera a metà mattinata i 575 punti base segnando il nuovo record dall’introduzione dell’euro, dai 495 punti base della chiusura di ieri. Il rendimento del decennale benchmark a 10 anni è volato fino al 7,48% per poi attestarsi intorno al 7.34%. In netto rialzo anche il differenziale tra i titoli tedeschi e quelli spagnoli che sfondano quota 400 punti (402). Lo spread Germania-Francia sale al nuovo record di 140 punti. A favorire ulteriormente le vendite sui titoli italiani la decisione della società Lch di alzare i margini di garanzia sui titoli italiani. Record anche per i credit-default swap sull’Italia: i contratti derivati con cui ci si protegge dal rischio default volano al record storico di 536 punti sulla piattaforma Cma.
«È stata benzina sul fuoco» spiega un dealer delle principali banche italiane. «Ha dato spago a chi era già orientato a vendere, visto che i presupposti che c’erano tutti» aggiunge il dealer.
«La situazione è andata fuori controllo e gli investitori speculativi si stanno accanendo violentemente sul debito italiano» ammette lo strategist di Ing Alessandro Giansanti. Opinione condivisa da Chiara Manenti, strategist di Intesa Sanpaolo: «Ormai la situazione è ingestibile, il mercato non sta dando tempo» spiega.
I titoli a due anni rendono più del decennale
Preoccupante la situazione anche sui titoli a breve scadenza con l’inversione della curva dei rendimenti: i BoT a 5 e due anni sono stati scambiati ad un tasso superiore rispetto a quelli decennali. Si tratta di un segnale pericolosissimo. Portogallo, Grecia e Irlanda hanno fatto ricorso ai fondi di emergenza di Ue e Fondo Monetario Internazionale proprio di fronte a rendimenti sopra il 7% e all’inversione della curva tra titoli a 5 e 10 anni.
BoT a 1 anno al 7,5%
La tensione è ai massimi anche sui titoli a brevissimo.Il più recente BoT a un anno, quello collocato in asta lo scorso 11 ottobre, quota sul mercato secondario un rendimento salito fino al 7,5%, secondo dati Tradeweb
Gli indici delle Borse europee
Pesante Piazza Affari, maglia nera in Europa. Gli indici Ftse Mib e Ftse It All Share cedono circa oltre quattro punti e mezzo percentuali. In forte ribasso, anche se decisamente meno rispetto a Milano, il Cac40 di Parigi e il Dax30 di Francoforte e il Ftse 100 di Londra. I ribassi della principali piazze continentali sono intorno ai due punti percentuali così come Wall Street.
Focus Piazza Affari
Tra i singoli titoli a Piazza Affari si segnala il tracollo di Mediaset che paga le dimissioni del premier (e principale azionista) ma anche la trimestrale che ha visto calare gli utili dei primi 9 mesi del 13 per cento. Il titolo cede circa oltre 8 punti percentuali. Pesanti anche Lottomatica e i titoli delle banche. In particolare Unicredit e Intesa Sanpaolo, nonostante la buona trimestrale. Unico titolo in rialzo è Pirelli. La società ha diffuso i contenuti del priano industriale in cui si prevedono investimenti in crescita (2,4 miliardi tra il 2011 e il 2015). (Indici in tempo reale nel box a sinistra).
Mercati valutari
Brusca scivolata per l’euro contro il dollaro. L’euro è scambiato ora a 1,3602 dollari. La valuta unica paga evidentemente l’incertezza sulla crisi dei debiti sovrani con la tempesta che si è abbattuta sui titoli del debito pubblico italiano. Sull’euro inoltre pesa anche la lentezza con cui in Grecia si sta formando il Governo di unità nazionale.
La Borsa di Tokyo
La Borsa di Tokyo ha chiuso in netto rialzo. L’indice Nikkei ha guadagnato l’1,15% a 8.755,44 punti. Il più ampio indice Topix è a sua volta salito dell’1,54% a 749,40 punti. Le azioni del gruppo giapponese Olympus, produttore di macchine fotografiche e apparecchiature medicali, sono ancora scese del 20,43%, dopo che sono emersi conti truccati dai vertici della società per anni per nascondere le perdite. Alla chiusura, il titolo è stato scambiato a 584 yen, il suo valore più basso del giorno. Dall’inizio dello scandalo il 14 ottobre, l’azione è precipitata del 76,5%.
Inflazione in lieve calo in Cina
L’indice dei prezzi al consumo, considerato un indicatore credibile del livello d’inflazione, è cresciuto in Cina del 5,5% in ottobre, secondo i dati diffusi oggi dall’ Ufficio centrale di statistica di Pechino. In settembre la crescita era stata del 6,1%. Sempre nello stesso mese la produzione industriale è aumentata del 13,2 per cento mentre gli investimenti in capitale fisso sono aumentati del 24,9% nei primi dieci mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *