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Goldman Sachs, un lurido covo del profitto

Greg Smith ha inviato al New York Times la lettera di dimissioni, con l’accusa alla banca d’affari di essere divenuto un posto di lavoro “tossico e distruttivo”, dove i managing director tra loroaddirittura definiscono ‘muppets’ (marionette) i clienti.

Un colpo duro all’immagine della banca di investimento che vanta tra i suoi clienti più affezionati (e servili, quando si tratta di confezionare strumenti legislativi)   senatori e ministri a Washington, ma che ora viene paragonata ad “un calamaro-vampiro gigantesco avvinghiato al viso dell’umanità”. Se lo dice lui, e non uno dei manifestanti, di Occupy Wall Street, non può davvero trattarsi di uno slogan ideologico.

Greg Smith, che ha lavorato nel settore dei derivati azionari,  sul Times di ieri, afferma che Goldman è divenuto “tossica e distruttiva come non l’avevo mai vista”. “Mi fa star male che ci siano persone che cinicamente parlano di fregare i clienti. Negli ultimi dodici mesi ho visto cinque managing director diversi riferirsi ai clienti chiamandoli ‘muppets'”.

Negli Usa, ‘muppet’ fa pensare allo spettacolo di pupazzi con Kermit e Miss Piggy, ma in Gran Bretagna indica una persona stupida.

Goldman Sachs ha affidato la replica ad una breve nota: “Non siamo d’accordo con le opinioni espresse, che non riflettono il modo in cui gestiamo il business. Dal nostro punto di vista, avremo successo soltanto se i nostri clienti avranno successo. Questa verità fondamentale si trova al centro del nostro modo di operare”.

 

Naturalmente noi ci poniamo un problema semplice semplice. Il presidente della Bce, Mario Draghi, è stato il capo di Goldman Sachs fino al momento di diventare governatore della Banca d’Italia, per poi volare a Francoforte.

L’attuale premier, Mario Monti, è stato international advisor per l’Europa )”procacciatore d’affari suona meno elegante, ma altrettanto preciso) della stessa banca fino a giorno prima di assumere l’incarico di “salvare l’Italia”.

Secondo voi: la loro “etica” quanto ci può rassicurare?

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