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La lezione di Stiglitz a Monti

E’ la dimostrazione che basta poco per dire cose intelligenti quando si è governati da talmudisti del capitale finanziario che puntano ad affamare milioni di persone pur di “pareggiare il bilancio”.

Un breve elenco delle “pillole di saggezza” che Joseph Stiglitz, che si è guadagnato il suo premio Nobel, ha ammannito ieri a un Monti recalcitrante e in palese debito d’ossigeno (ovvero competenza in macroeconomia).

 

Nessuna grande economia mondiale, mai, è uscita da una crisi di questo tipo con l’austerità.

L’austerità non funziona, basta guardare ai dati: essa smonta anche i rientri dei bilanci pubblici verso il pareggio.

In Europa c’è questa follia dove le istituzioni si affidano a regole di contabilità assurde. Nessuno valuterebbe ad un’azienda soltanto guardando solo al suo livello di debito: se quel debito viene usato per fare investimenti che fanno crescere l’azienda, è un debito benvenuto. Purtroppo nel settore pubblico tutti parlano del debito e non di come questo viene usato. Negli Stati Uniti, vi assicuro, tanta spesa in infrastrutture, in istruzione ha avuto un rendimento maggiore del costo del debito utilizzato per finanziarla.

Potranno pontificare quanto vogliono gli esperti che bisogna avere fiducia per rilanciare la crescita, ma con l’austerità crollano sia la fiducia che la crescita.

Le riforme? Le riforme che servono anche nel breve periodo sono quelle che migliorano la situazione dell’accesso al credito per le piccole imprese e quelle che aumentano il sostegno alle università. Le riforme sono utili, ma hanno bisogno di tempo e, nel frattempo a volte riducono la domanda nel sistema, che già manca. Il mercato del lavoro americano è certamente flessibile eppure ciò non ha impedito che si raggiungesse una disoccupazione del 10%.

In questa crisi non si creano posti di lavoro senza maggiore domanda aggregata. Bisogna fare politiche per il breve periodo. E il breve periodo può durare a lungo se si mantiene l’austerità.

I terremoti accadono. Anche gli tsunami. Non è colpa nostra se accadono. Ma perché a queste tragedie dobbiamo aggiungere dei disastri causati da noi stessi? E’ criminale questa ignoranza di quanto è avvenuto nel passato, l’economia deve essere al servizio della gente, e non viceversa.

L’aggettivo è quello giusto: ignoranza criminale. Ma soprattutto interessata, visto che favorisce alcuni a scapito di tutti gli altri.

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6 Commenti


  • Leonardo IHC

    Direi che Stiglitz ha confermato che, dopo i suoi ingegnosi lavori su moral hazard e adverse selection, si è fumato il cervello.
    L’austerità non ha niente a che vedere con la crescita, l’austerità è necessaria per permettere allo Stato di continuare allo Stato a finanziarsi sul mercato a tassi sopportabili, DATO che il paese non è in grado di crescere a tassi “cinesi”.
    La crescita è un altro problema che non si risolve semplicemente “imponendola”; la componente pubblica dell’economia e della domanda aggregata è in costante crescita, più della metà è statale, e non mi pare che le cose stiano migliorando, quindi le ricette di Stiglitz sono comunque dubbie dubbie dubbie.

    Ma austerity e crescita sono due cose distinte: la prima è una soluzione al problema del debito, la seconda è un problema conseguente l’organizzazione dei fattori produttivi. Continuare a mischiare le cose è da econ-idioti.


  • Roberto

    In risposta alle parole di Leonardo vorrei sottolineare che lo stato non dovrebbe finanziarsi sui mercati finanziari, questa è una assurda macchinazione imposta dai trattato di Mastrict. Negli altri stati i paesi
    l’indebitamento può crescere, ed è bene che cresca almeno fino alla piena occupazione, finanziati dalla banca centrale che ha la possibilità di comprare titoli di stato ad interessi bassissimi; dal momento che questa ha la possibilità di emettere moneta, è bene che invece che limitarsi a finanziare le banche finanzi anche lo stato evitando come accade in Giappone che ha il rapporto debito/PIL del 200% come la Grecia ma con tassi di interesse inferiore all1% dal momento che la propia banca centrale finanzia il debito pubblico.


  • Claudio

    Bene: abbiamo un altro premio Nobel qui, tale Leonardo IHC. Stilita trema


  • Alex62

    Caro Leonardo IHC vedo che sei un bell’esempio di econ-idiota, tieniti il Monti creatore della crisi (perché questo è il suo curriculum), noi faremo di tutto per spazzarlo via.


  • MAI RISO TANTO

    lA SPOCCHIA DI LEONARDO LO RAFFIGURA COME UNA SPECIE DI TOTTI-GOL CHE HA LA PRESUNZIONE DI DARE LEZIONI DI FILOSOFIA A PLATONE E ARISTOTELE..POVERA ITALIA..LA SPOCCHIA DEI MARTONE E DELLA FORNERO SI DIFFONDE VELOCE FACENDO PRESA NEI VUOTI PNEUMATICI CEREBRALI.


  • leprechaun

    Esposito, credo tu viva su Marte. E dunque capisco che non ti renda conto di come le cose si portino qua giù (o quassù). Adesso abbiamo Monti, la politica e il Governo come educatori di un popolo di bambini.
    Ma qui di bambino ci sei solo tu.

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