Menu

Crollano le borse dietro la Merkel

che temono di non aver più lo stesso grado di ascolto che hanno avuto finora. Questo era evidente.

Secondo noi però i due timori non si equivalgono. Che la Grecia sia sul punto di implodere e uscire dall’euro è visto come un problema, ma non irrisolvibile. Se ne discute apertamente da settimane e segretamente da due anni. No, quello che spaventa è il tracollo della Cdu e dei liberali tedeschi, fin qui il vero braccio armato (insieme a Sarkozy) del capitale finanziario internazionale.

Temono (in maniera fin troppo spettacolare) di trovare governi, o meglio una classe politica, meno obbediente ai loro diktat. O forse solo un po’ più attenta a non esagerare nello spremere i rispettivi popoli.

È il “problema politico” che abbiamo indicato stamattina )(https://www.contropiano.org/it/esteri/item/8814-westfalia-chiave-deuropa)

La situazione nelle borse a mezzogiorno, nel report de Il sole 24 Ore

In Grecia sembra profilarsi il fallimento della trattativa per formare un governo di unità nazionale e in Germania la cancelliera Angela Merkel ha perso le elezioni nel più popoloso stato regionale del Paese. I mercati raccolgono queste novità del week end e iniziano la settimana con un pesante ribasso con Milano e Madrid a guidare i ribassi (segui gli indici finanziari). Preoccupa l’incertezza sul futuro della Grecia e sulla gestione complessiva della crisi dei debiti sovrani dell’Eurozona.

Spread in tensione
Sale oltre 420 punti base lo spread tra il BTp decennale e il Bund tedesco (secondo la piattaforma Bloomberg mentre dai calcoli Reuters è balzato a 444). Il rendimento del decennale è al 5,64% (come mai ballano gli spread? Ecco come si calcola lo spread).

Vola a 470 punti il differenziale tra i titoli spagnoli e quelli tedeschi col tasso sui bonos in rialzo al 6,17%.

Mentre sul mercato primario si sono tenute aste sia in Italia che in Spagna: il Tesoro ha collocato BTp a 3 anni per un controvalore di 3,5 miliardi (tassi stabili al 3,91%) e Madrid ha emesso titoli a 12 e 18 mesi per complessivi 2,9 miliardi con tassi in netto rialzo.

Bund al minimo storico
Gli investitori si posizionano sul bund tedesco, tra i beni rifugio per eccellenza in questa fase di incertezza. Non a caso, il tasso di rendimento dei titoli di Stato tedeschi a 10 anni ha toccato questa mattina una nuovo minimo storico all’1,47% dopo l’1,515% di venerdì.

Focus Piazza Affari
Sul listino milanese tutti in rosso i primi 40 titoli, contenuti nel paniere Ftse Mib. Tra i peggiori Unicredit e Intesa Sanpaolo. Male anche Enel e Finmeccanica.

Valute
Euro in ribasso sul dollaro in apertura dei principali mercati valutari. La moneta unica europea è scambiata a 1,2892 dollari, mentre venerdì la Banca centrale europea l’ha rilevata a 1,2944 dollari (cambio euro/dollaro).

Focus Tokyo
La Borsa di Tokyo ha terminato in lieve rialzo la seduta odierna con un rialzo dello 0,23% rispetto ai valori di chiusura di venerdì a quota 8.973,84 punti . Bassi i volumi di contrattazioni che sono stati pari a soli 1,66 miliardi di euro. Sul mercato permane un sentimento di nervosismo per l’evoluzione della crisi politica in Grecia.

La Cina abbassa la riserva obbligatoria
In Asia la Cina ha abbassato il coefficiente di riserva obbligatoria di 50 punti base, misura espansiva paragonabile per certi versi a un taglio dei tassi di interesse, mentre si accentuano i timori per la crescita dell’economia dopo i deludenti dati sulla produzione industriale e l’export.

Giappone, prezzi all’ingrosso: primo calo in due anni
I prezzi all’ingrosso sul mercato interno nipponico sono calati in aprile dello 0,2% su base annua, il primo ribasso in quasi due anni. In aprile i prezzi del greggio sono cresciuti ancora (+5,1% su anno) ma sono calati quelli dei metalli non ferrosi (-8,8%), del legno (-1,7%) e dei prodotti chimici (-0,6%). Ancora in flessione inoltre i prezzi dei prodotti per le telecomunicazioni (-8,6%), dei prodotti elettronici (-2,2%) e dei trasporti (-0,9%).

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *