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Produzione cinese in grande frenata

Altre cattive notizie sulla produzione in Cina: il settore manifatturiero del paese ha fatto registrare una contrazione per la prima volta in nove mesi.
L’Ufficio Nazionale di Statistica di Pechino ha reso noto sabato che il Cina Manufacturing Index Purchasing Managers per agosto è sceso a 49,2 da 50,1 di luglio. Qualsiasi lettura inferiore a 50 indica che l’attività di fabbrica si riduce invece di crescere.
Il rapporto potrebbe aggiungere ulteriore pressione sulle autorità governative cinesi perché adottino misure per invertire la tendenza, che è stata guidata da un rallentamento degli ordinativi.
L’andamento della produzione in Cina è considerato un barometro dell’economia globale a causa del ruolo del paese come esportatore.
La Cina, la seconda economia dopo gli Stati Uniti, è stata colpita in modo particolarmente duro dalla recessione in gran parte dell’Europa. Il paese ha abbassato le sue previsioni di crescita – e il numero di settori produttivi deboli suggeriscono un rapido ritorno ai liveli produttivi pre-recessione.
I dirigenti cinesi si sono messi in moto negli ultimi mesi per stimolare la crescita. In giugno e luglio sono stati abbassati i tassi di interesse da parte della banca centrale, per la prima volta dal 2008.
Ma molti osservatori temono che queste misure siano inefficaci, e considerano una prova la persistente debolezza nella produzione e nell’attività economica generale.
Ulteriori azioni di stimolo sono ora considerate probabili. Le opzioni possibili includono un ulteriore allentamento dei requisiti di capitale di riserva per le banche e ulteriori tagli dei tassi da parte della banca centrale.

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