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Manager Alitalia rinviati a giudizio ber bancarotta

Quando il Sult (ora Usb) diceva che i vertici dell’Alitalia “pubblica” lavoravano scientificamente per distruggere l’azienda, tutti dicevano che erano matti; e che invece il problema dell’Alitalia erano i salari troppo alti.
Detto fatto; azienda fallitam “privatizzata” con il regalo ai “capitani coraggiosi” amici di Berlusconi (gli stessi o quasi che aveva sponsorizzato D’Alema per provatizzare Telecom), salari abbrutiti al livello quasi rumeno, e conti Alitalia comunque in disordine per manifesta incapacità degli imprenditori italici di fare il mestiere che dicono di saper fare.

E i dirigenti di ieri? In galera, potrebbero finire…. Ed esattamente per quello che i lavoratori del sindacato di base li accusavano di fare.

La procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio per gli ex amministratori delegati dell’Alitalia, Francesco Mengozzi e Giancarlo Cimoli, per il crac dell’azienda del 2008 quando il tribunale ne aveva dichiarato lo stato di insolvenza. Il procuratore aggiunto, Nello Rossi e i sostituti Stefano Pesci e Maria Francesca Loy, hanno richiesto il rinvio a giudizio davanti al gup del tribunale di Roma anche per altri cinque imputati, ex manager della compagnia. 
Per gli altri cinque ex manager, il rinvio a giudizio è stato chiesto per i reati di bancarotta sia per distrazione che per dissipazione, a seconda delle varie posizioni nel periodo tra il 2001 e il 2007. Francesco Mengozzi ha ricoperto la carica di amministratore delegato di Alitalia dal febbraio del 2001 al febbraio del 2004, mentre Giancarlo Cimoli dal maggio 2004 al febbraio del 2007. Rischiano il processo Gabriele Spazzadeschi, ex direttore del dipartimento amministrazione e finanza, Pierluigi Ceschia, ex responsabile del settore finanza straordinaria, Giancarlo Zeni e Leopoldo Conforti, ex funzionari e Gennaro Tocci, ex responsabile settore acquisti. Secondo l’accusa si sarebbe trattato di una ‘dissipazione’ della compagnia di bandiera con “operazioni abnormi sotto il profilo economico e gestionale” che avrebbero causato perdite per oltre 4 miliardi di euro fino al 2007.
L’ex ad e presidente di Alitalia Cimoli deve inoltre rispondere di due episodi di aggiotaggio per la diffusione di presunte notizie false al fine di ottenere variazioni del titolo Alitalia sui mercati. Nell’udienza di oggi il gup ha ammesso la costituzione di parte civile per cinque commissari straordinari della società in amministrazione straordinaria. Il giudice ha inoltre ammesso come parte civile creditori dell’azienda tra cui centinaia di azionisti e obbligazionisti e la federconsumatori della Campania. Respinta la costituzione di parte civile per il Codacons, un sindacato dei trasporti e alcuni consumatore. Nella prossima udienza del 14 novembre sarà ascoltato in aula l’ex ad Francesco Mengozzi.

Oddio, le accuse del sindacato riguardavano più la conduzione strategica dell’azienda… Ma anche i furtarelli individuali hanno fatto la loro parte, a quanto pare.

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