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La “fiducia” delle imprese cade ancora

Il rapporto dell’Istat, da questo punto di vista, non lascia margini alla fantasia.
A febbraio, l’indice composito del clima di fiducia delle imprese italiane (Iesi, Istat economic sentiment indicator) espresso in base 2005=100, scende a 77,4 da 80,0 di gennaio. Non servono commenti, crediamo.

La flessione dell’indice complessivo è determinata dal calo della fiducia delle imprese dei servizi di mercato e del commercio al dettaglio (tradotto: i consumi si contraggono e non c’è motivo di attendersi che possano riprendere, con i salari bloccati e i licenziamenti in crescita).

Solo l’indice del clima di fiducia delle imprese manifatturieremigliora leggermente, passando da 88,3 di gennaio a 88,5. “Migliorano”, pur restando in drammatico negativo, i giudizi sugli ordini (da -43 a -42 il saldo), quelli sulle scorte di magazzino (da 0 a 1) e le attese di produzione (da -5 a -4).

L’analisi del clima di fiducia per raggruppamenti principali di industrie (Rpi) indica un miglioramento – ma sempre in area negativa – delle attese di produzione nei beni intermedi (da -7 a -5) e un peggioramento nei beni strumentali (da -2 a -3).

L’indice del clima di fiducia delle imprese di costruzione aumenta da 80,4 di gennaio a 81,6. Ma peggiorano i giudizi sugli ordini e/o piani di costruzione (da -50 a -51, il saldo), mentre migliorano leggermente le attese sull’occupazione (da -15 a -13 il saldo).

L’indice del clima di fiducia delle imprese dei servizi di mercato scende da 78,7 di gennaio a 73,8; peggiorano i giudizi (da -20 a -26) e le attese sugli ordini (da -12 a -13) e calano anche le attese sull’andamento dell’economia in generale (da -41 a -49). Anche il terziario, dunque, condivide la tendenza generale e non riesce più a “compensare” le cadute nella base industriale.

Nel commercio al dettaglio, infine, l’indice della fiducia diminuisce da 77,4 di gennaio a 76,0. L’indice aumenta lievemente nella grande distribuzione (da 62,5 a 63,7), ma diminuisce in misura più sensibile nella distribuzione tradizionale (da 89,6 a 87,7).

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