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Truffa di derivati, grandi banche assolte

Se sei una grande banca d’affari internazionale puoi fare quel che vuoi. Al limite, non c’è nessuno in grado di capire dove si posizione il confine tra la truffa e “l’affare legittimo”. E quindi l’assoluzione, alla fine, è d’obblico.

E’ questa “la morale” che può esser tratta dal processo per la grande truffa dei “prodotti derivati” con cui è stato destabilizzato per anni il bilancio del Comune di Milano.

La Corte d’Appello di Milano ha infatti assolto Ubs, Deutsche Bank, Depfa Bank e Jp Morgan (oltre ai nove manager o ex degli istituti di credito) che erano imputati per “la truffa””Il fatto non sussiste”, ha sentenziato la Corte; quindi, bisogna concluderne, quel modo di fare soldi è “legittimo e legale”. Per un tipo di business incolpato di essere “l’untore” che ha diffuso la speste della crisi finanziaria globale, non c’è male…

In primo grado, invece, le banche erano state condannate al pagamento di un milione di euro di
multa a testa e alla confisca di 89 mln di euro. Che ora andranno restituiti, immaginiamo, con gli interessi maturati nel frattempo. E che pagheremo noi, non le nostre tasse, tassettine, ecc.

Sugli scudi gli avvocati delle banche naturalmente. Guido Alleva, difensore di Deutsche Bank,, ha subito blindato la sentenza: «Questa decisione doveva essere presa in primo grado ma siamo contenti che sia arrivata a questo punto», visto che «non era possibile vedere dei reati nei contratti con il Comune di Milano». Peggio: il legale si augura che «questa sentenza aiuterà a riequilibrare le valutazioni sui rapporti tra le banche e gli enti locali»; quindi, che riparta alla grande il lucroso business che ha affossato tanti comuni italiani.

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