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Chi ci mangia con le grandi opere? Sempre gli stessi…

Salini Impregilo, in raggruppamento con Strabag (Consorzio Cooperative Costruzioni CCC e Collini Lavori) si è aggiudicata provvisoriamente il lotto del Sottoattraversamento del Fiume Isarco – tratto meridionale del mega progetto Tunnel Ferroviario «Galleria di Base del Brennero». E’ solo uno dei tratti, ma gli importi sono già rilevanti. Naturalmente a pagare è lo Stato, ovvero soldi pubblici; ma per questi nessuno protesta. E dire che non servono più neppure a “creare occupazione”, perché questo tipo di lavori si fanno ormai quasi totalmente attraverso macchine sempre più gigantesche e automatizzate. L’unico intervento umano – progettazione e controllo tecnico a parte – è riservato alla “movimentazione terra” (trasporto in discarica dei detriti da lavorazione) e “la sicurezza” (ce c’è un’opposizione popolare, come nel caso della Val di Susa). La movimentazione terra, notoriamente, è il canale privilegiato attraverso cui passano le “infiltrazioni mafiose”; talmente costanti nel tempo e in tute le grandi opere (compresa la Tav sulla Torino-Lione) da potersi ormai considerare parte ingrante del sistema degli appalti.

Il valore del contratto, si legge in una nota, è di circa 300 milioni di euro e la quota di partecipazione di Salini Impregilo nel raggruppamento è del 41%. Il sottoattraversamento dell’Isarco si aggiunge al lotto del versante austriaco della galleria del nuovo Brennero, già aggiudicato alla Salini Impregilo e alla Strabag lo scorso aprile per 380 milioni di euro. Evviva la concorrenza!

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