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Bankitalia bastona Fininvest e Mediolanum

Incurante dei “patti” stretti tra i “nuovi venuti” di Renzi e i vecchi arnesi di Berlusconi, la Banca d’Italia procede alla “regolarizzazione” del capitalsmo italiano, non proprio – anzi: quasi mai – in linea con le regole della “buona creanza”.

Ha pertanto preparato un provvedimento – come nei suoi poteri di sorveglianza, in virtù degli articoli 24 e 25 del Testo unico bancario – che impone alla Fininvest di cedere la quota di Mediolanum che supera il valore limite sopra il 9,9% . In pratica, oltre il 20% del capitale della banca guidata da Ennio Doris dovrà essere ceduto. La holding della famiglia Berlusconi possiede infatti il 31,1% della banca senza sportelli, “creata intorno a te” (spot quasi inquietante, tanto sembra una presa per i fondelli).

Il provvedimento prescrive inoltre che vengono sospesi i diritti di voto relativi alla quota che deve essere dismessa; il che ha come conseguenza immediata la fine del “patto di sindacato” che lega Fininvest a Ennio Doris.
La dismissione della partecipazione in Mediolanum SpA (eccedente il 9,9%) potrà anche avvenire mediante il conferimento in un trust. La notizia è arrivata direttament dalla Fininvest, che ha spiegato che ciò avviene dopo la perdita dei requisiti di “onorabilità” in capo al proprio controllante indiretto Silvio Berlusconi.

E’ il capitalismo, bellezza! Sono finiti i tempi in cui potevi entrare in banca con 5 miliardi in una valigia e te li facevano versare sul conto…

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