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La crescita italiana? Un ricordo lontano…

E tredici! Ma non è un numero porta-fortuna, se rappresenta il tredicesimo trimestre consecutivo di arretramento nella produzione di ricchezza. Tre anni e tre mesi di miseria crescente per chi lavora, mentre le imprese si sono divise tra chi ha chiuso e chi ha vivacchiato, mentre le banche (Mps e Carige a parte, travolte da una gestione quasi malavitosa) hanno aumentato i propri utili alla grande (+80% nell’ultimo anno per Unicredit e BancaIntesa).

Nel terzo trimestre del 2014 – comunica l’Istat – il prodotto interno lordo (PIL), con anno di riferimento 2005, è diminuito dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e dello 0,4% nei confronti del terzo trimestre del 2013. Il grafico che abbiamo messo come immagine va letto con un’avvertenza, per non farsi ingannare dall’andamento dei valori negativi. I valori al di sotto dello zero, infatti, salgono e scendo in riferimento al trimestre che li precede. Dunque, per avere una misura certa delle perdite di ricchezza accumulate in questi tre anni e tre mesi, i numeri negativi vanno sommati: totale -5,1% (in percentuale). In valori assoluti, nel 2010 fu creata ricchezza per 1.603,963 miliardi di euro. Nei ptimi tre trimestri del 2014, più l’ultimo del 2013, il Pil è stato pari invece a 1.543,893 miliardi. Sessanta miliardi in meno, gente! Le ricette della Troika per “favorire la crescita” funzionano davvero alla grande!

Il calo congiunturale (trimestrale) è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto nel comparto dell’agricoltura e dell’industria e di un leggero aumento nei servizi. Dal lato della domanda, vi è un contributo negativo della componente nazionale (al lordo delle scorte), parzialmente compensato da un apporto positivo della componente estera netta.

Il terzo trimestre del 2014 ha avuto quattro gio In pratica: il mercato interno si va riducendo mese dopo mese, a causa della generalizzata riduzione dei redditi da lavoro dipendente, mentre le esportazioni – pur cresciute – non hanno la dimensione sufficiente a pareggiare le perdire “interne”.

Il confronto con altri paesi o economie globai non potrebbe essere più impietoso: nello stesso periodo il Pil è aumentato in termini congiunturali dell’1,2% negli Stati Uniti e dello 0,7% nel Regno Unito. In termini tendenziali, si è registrato un aumento del 3,9% negli Stati Uniti e del 3,0% nel Regno Unito.

La variazione acquisita per il 2014 è pari a -0,3%. Si attendono i risultati del quarto trimestre per chiudere in gloria l’anno, ma solo un molto improbabile miracolo potrebbe impedire di “recuperare” l’handicap (-0,3%) e chiudere almeno in pareggio.

Lo diciamo sommessamente: tredici trimestri sono il periodo intercorso dal “primo governo della Troika” ad oggi. Era infatti il novembre 2011 quando Mario Monti salì al Quinirale per essere nominato senatore a vita (il giorno 9) e appena una settimana dopo presidente del consiglio. Per la precisione, anche l’ultimo trimestre di Berlusconi era stato negativo.

Diciamo che sono tredici trimestri che ci parlano di “luce in fondo al tunnel”. Ma intanto siamo avviati dalla parte opposta del tunnel…

Il rapporto completo dell’Istat:

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