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Soluzioni anticrisi: la “borsa schermata” al supermercato

La crisi fa aguzzare l’ingegno. E poi chi l’ha detto che i giovani non sanno più niente? Qualcuno – anzi, due giovani donne di soli 19 anni – hanno studiato con attenzione il problema, messo insieme due nozioni di fisica e poi hanno provato la soluzione sul campo. Un vero e proprio test sperimentale (non sappiamo quante volte sia stato ripetuto con successo) che avrebbe fatto felice anche Galileo.

Purtroppo qualcuno ha notato un movimento di troppo e quindi le hanno arrestate. Ma l’ingegno andrà sicuramente premiato, perché la soluzione da loro trovata – non nuovissima, bisogna dire – in fondo funziona.

Il problema da risolvere è comune a decine di milioni di cittadini avviati sulla strada senza ritorno della “povertà assoluta” (categoria ufficiale Istat), ovvero con redditi inferiori al minimo vitale: come si fa ad evitare l’attivazione dei sistemi antitaccheggio nei supermercati?

Semplice: due fogli di piombo per “schermare” la borsa (ammettiamolo: le donne hanno un vantaggio competitivo…), in modo che al passaggio delle “porte” non scatti la rilevazione del chip attaccato alla mercanzia.

Le due ragazze l’hanno messo in pratica in un centro commerciale di Napoli (l’“Ipercoop Quarto Nuovo”). Purtroppo, la loro sagacia “scientifica” era superiore a quella “gestionale”. Le hanno individuate, infatti, a causa dell’eccessivo andrivieni tra diversi negozi del centro commerciale e la loro auto (ovviamente una sfigatissima e vecchissima “coreana piccola”). Circa 1.500 euro di merce sono stati ritrovati poi dai carabinieri nel portabagagli. Fossero state un po’ più capaci di “diversificazione” (il termine viene dall’investment banking, che credete!) – insomma: di prendere meno, ma in più negozi, cambiando zona dopo ogni “prelievo” – l’avrebbero fatta franca.

Un grazie, comunque!

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