Menu

Slot. Dove mettere la “gallina dalle uova d’oro”?

La platea di soggetti (singoli o associati) che stanno intervenendo, pro o contro, il settore e il mercato del gioco d’azzardo legalizzato, diventa sempre più affollato! Alcune notizie meritano di essere segnalate.

 

L’aggettivo “gallina dalle uova d’oro” appare quello più pertinente. Se al posto della gallina ci mettiamo, ad esempio: il governo tramite il fisco e le associazioni del gioco (Lottomatica, Sisal, G-Matica: B-Plus ecc…), mentre per le “uova d’oro” ci mettiamo gli oltre 87 miliardi di euro (168.455,49 miliardi delle vecchie lire) di sanzione o penale alla quale furono condannate al pagamento le maggiori e più importanti aziende del “settore giochi” da una sentenza del TAR (emessa il 17 febbraio del 2012), che respingeva il ricorso effettuato dalle aziende contro le motivazioni di questa sentenza sanzionatoria.

 

In questa indagine, culminata poi nel processo si inquisirono anche dirigenti dello Stato, compreso un importante dirigente dell’AAMS (https://www.facebook.com/notes/movimento-cinque-stelle-di-roma/la-corte-dei-conti-condanna-tagliaferri-ma-lui-%C3%A8-dirigente-aams/667577233267652), condannato ad una penale di 2,5 milioni di euro in quanto colpevole di grave omissioni nel titolo dei poteri degli esercizi di controllo e di vigilanza sulle attività dei concessionari che erano titolari del servizio pubblico e responsabili del mancato collegamento al sistema centrale degli apparecchi di gioco – penale mai pagata – e dirigente poi promosso alla gestione di Equitalia.

 

La somma in questione è l’equivalente a ben 4 Leggi finanziarie (oggi Legge di stabilità), non è stata mai riscossa dall’Erario, ma è stata inserita con uno sconto di oltre il 90% nel decreto legge “salva Imu” da parte del governo Letta. Al pagamento di questa “ridicola” sanzione (dai residuali 2,5 miliardi di euro ridotti a soli 600 milioni), l’associazione confindustriale, alla quale sono associate le aziende del settore giochi, si è opposta a sua volta rifiutandosi di pagare la sanzione vanificando di fatto il gettito economico che avrebbe dovuto ridurre l’importo dovuto allo Stato per la tassa Imu sulla prima casa! Al momento non si ha traccia di questa somma!

 

Tutta questa vicenda vorrebbe diventare ormai “acqua passata”, quasi dimenticata o fatta abilmente dimenticare all’opinione pubblica (tranne qualche sparuto accenno da parte di personaggi politici e non, così tanto per ricordare dov’era il maltolto), ma rimane una vicenda che richiederebbe non i forconi ma le scimitarre!!

 

Altra novità, è rappresentata dall’uscita, su alcuni giornali nazionali che titolano con enfasi il “pericolo” rappresentato dalla eccessiva diffusione del gioco d’azzardo e delle sue infernali macchinette mangiasoldi, al punto che, per dichiarazione dello stesso esponente confindustriale – il presidente di Sistema Gioco Italia, Massimo Passamonti – si chiede una riduzione del numero delle slot-machine presenti nel territorio nazionale (http://www.jamma.it/personaggi/passamonti-sgi-confindustria-serve-un-nuovo-piano-regolatore-per-primo-niente-gioco-negli-esercizi-al-di-sotto-dei-20-mq-41922). Ma questo ha determinato altresì un’alzata di scudi in difesa del settore stesso e delle sue potenzialità da parte di un noto personaggio, Lorenzo Musicco, esponente di un’associazione (http://www.sapar.info/ della quale è Presidente onorario. Musicco ha attaccato duramente il presidente del settore giochi della Confindustria per la sua “disponibilità” (http://www.jamma.it/associazioni/chi-rappresenta-questo-signore-lorenzo-musicco-commenta-le-dichiarazioni-di-passamonti-42026)

 

Ma la crisi economica è tale ed investe così anche la “cosiddetta” la “gallina dalle uova d’oro”, la quale, a dispetto della sua peculiarità di produrre enormi profitti e guadagni attraverso il mercato del “Gioco d’azzardo legalizzato”, risulterebbe oggi in trend negativo a causa di questa crisi che sta distruggendo intere famiglie e economie.

 

Sono in rapida diminuzione le entrate che lo stato, attraverso l’erario e la tassazione (minima) presente nel settore gioco, incassa e che vede in prospettiva una sua ulteriore diminuzione, riporta una nota dell’Ansa del 1 ottobre 2013. Nella stessa nota viene riporta una dichiarazione del deputato del Pd Edoardo Fanucci, che descrive come: “Le entrate dello Stato calano vertiginosamente per un importo pari a 14.520 milioni di euro a causa delle minori entrate tributarie. In particolare: l’IVA cala di 10.548 milioni di euro; tutte le imposte legate alla vendita di immobili calano di 2.711 milioni di euro; le accise sui prodotti energetici calano di 4.178 milioni di euro; nel settore delle lotterie e giochi, che spesso si immagina che possano rappresentare la panacea di tutti i mali, abbiamo un calo di 343 milioni di euro”.

 

Questa “decrescita” sarebbe imputabile, a detta sempre dello stesso relatore, dalla naturale diminuzione di alcune componenti della domanda presente nel settore e ad una flessione dei livelli occupazionali.

 

Altre e successive inchieste giornalistiche evidenziano quale sia il punto-limite ormai raggiunto da questa vicenda che sta diventando sempre più una vera e propria “piaga sociale” con effetti devastanti sul piano sociale oltre che finanziario ed economico.

 

Per chi intende ottenere altre informazioni riportiamo alcuni link di inchieste, indagini e titoli di quotidiani che trattano questo argomento. La stessa Confesercenti si è sentita in dovere di rendere pubblico un dossier-inchiesta a cura dell’ufficio stampa Fipac Confesercenti, realizzato soprattutto per denunciare come, il fenomeno “ludopatia”, interessi soprattutto persone over-65enni. È utile scaricare questa documentazione: http://speciali.espresso.repubblica.it/pdf/dossier-ludop.pdf.

Sempre più di titoli di giornale, e iniziative istituzionali, riempiono le pagine dei maggiori quotidiani nazionali o locali, si notano inoltre le iniziative di carattere istituzionale.

 

 

Altri esempi sono forniti dal settimanale “Espresso”, con il titolo: Vite bruciate alle slot. Una piaga da sei miliardi l’anno http://espresso.repubblica.it/inchieste/2013/11/19/news/vite-bruciate-alle-slot-una-piaga-che-costa-allo-stato-sei-miliardi-l-anno-1.141480.

 

 

E’ uscito il libro al quale ha collaborato anche Contropiano

 

Come ultima novità comunichiamo che il 28 novembre è uscito, da parte della casa editrice “Nuovadimensione” (www.nuovadimensione.it), il volume realizzato dal Collettivo Senza Slot, dal titolo: Vivere senza slot – storie sul gioco d’azzardo tra ossessione e resistenza – pag. 287 – 16€. (a pag. 63 l’articolo di Contropiano).

 

Sarà presente in ogni libreria e rappresenta l’attività finora svolta dai soggetti (associazioni, collettivi, centri sociali ecc…) che si sono e si stanno attivando sul problema rappresentato dalla forte e pervasiva presenza in tutto il territorio nazionale del “gioco d’azzardo” e le sue articolazioni legislative, illegali e di elevata presenza di profitti economici spesso frutto di operazioni illecite come il riciclaggio di denaro sporco, la sua ripulitura e riutilizzo nelle stesse attività.

 

Il libro è diviso in cinque parti, ognuna delle quali ha un interludio che serve ad accompagnare il lettore al capitolo che illustra le esperienze e le caratteristiche, anche tecniche, il funzionamento del sistema del gioco d’azzardo con l’impiego di queste infernali macchinette mangiasoldi, che ha trovato poi una sua evoluzione attraverso il sistema on-line in modo che ognuno potrà poi giocare a domicilio attraverso il computer! Un calcolo approssimativo ci dice che: …a oggi ci sono circa 379.000 new slot e 40 mila Videolottery autorizzate.

 

Questa iniziativa, collegata anche ad altre di carattere giornalistico che denunciano la pericolosità e l’invadenza che ha ormai raggiunto un punto di saturazione dovuta anche da una presenza sempre più invasiva da parte del crimine organizzato, al punto che anche il loro maggior rappresentante in sede confindustriale si vede costretto a denunciarne la pericolosità: (Passamonti ( Sistema gioco Italia): “Ridurre il numero delle slot per combattere le infiltrazioni mafiose”)

 

Altro importante servizio è anche quello pubblicato da La Repubblica. “Vite bruciate dalle slot. Una piaga da sei miliardi l’anno”

 

http://espresso.repubblica.it/inchieste/2013/11/19/news/vite-bruciate-alle-slot-una-piaga-che-costa-allo-stato-sei-miliardi-l-anno-1.141480

 

 

Infine nella Capitale si è sviluppata un’altra iniziativa, dal tono scherzosamente “goliardico”; il I° municipio – cioè il centro della città di Roma – tramite una sua “delibera municipale”, instaurerà e consegnerà un “bollino Slot Free” a quelle attività commerciali che evitano i video poker e le slot machine, limitando quindi l’aumento di questo fenomeno. Il presidente del Primo Municipio di Roma dichiara inoltre che con questa iniziativa: “…vogliamo incoraggiare con dei bollini di qualità Slot Free i commercianti a non inserite nei loro negozi le slot machine. Per i commercianti ci saranno anche dei piccoli contributi economici. E ad aiutarci in questo ci sarà la Regione Lazio che ha avviato un bando in questo senso»

 

Questo rappresenta una delle poche novità positive in una battaglia iniziata con qualche difficoltà da “pochissimi” soggetti (soprattutto della città di Pavia), che sta incontrando una notevole rilevanza e sarà senz’altro suscettibile di un suo ulteriore sviluppo.

 

Come obiettivo “sensibile”, per quanti intendono contestare e diminuire il rilevante e pervasivo peso di questo strumento di dominio economico e di subordinazione psico-fisica-culturale; le cattedrali lasvegasiane costruite sulle macerie d’industrie abbandonate, chiuse e ridotte al fallimento dalla crisi; fautrici di “ludopatie” e dei successivi immiserimenti d’interi settori sociali, “rappresenterebbero un segnale ad hoc!”

 

 

 

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *