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Roma. Chimica ‘occupata’ contro il numero chiuso

Lunedì 13 si arriverà ad un punto di non ritorno: il consiglio di dipartimento di chimica voterà il numero programmato per i corsi di laurea in chimica, chimica industriale, chimica del restauro e tecnologie per la conservazione dei beni culturali.

Verrà stroncato il libero accesso all’ istruzione e ciò che riteniamo assurdo è l’indifferenza e l’inerzia con le quali è stata affrontata la questione da parte dei docenti.

Dall’ altra parte e ben oltre le nostre competenze, noi stiamo provando a trovare soluzioni e alternative: non vogliamo una didattica programmata in base alle esigenze dei professori, vogliamo che rimanga la possibilità, per tutti coloro che si vogliono iscrivere, di studiare, con risorse di aule, spazi e personale che possiamo e dobbiamo pretendere di ottenere.

Serve solo rimboccarsi le maniche e collaborare! Questa collaborazione, tra l’altro, ci era stata “garantita” dagli stessi docenti: la votazione sarebbe stata effettuata a marzo dopo un tavolo di discussione studenti-professori.
Venerdì 10 abbiamo ottenuto la convocazione di un’assemblea generale docenti-studenti. Questa doveva essere il momento adatto per un dialogo e una collaborazione, ma, nonostante il blocco della didattica, i docenti hanno quasi totalmente ignorato la nostra richiesta di confronto e le nostre bozze di alternative, non presentandosi.
E’ stata l’ennesima dimostrazione che per noi non ci sono garanzie e promesse, ma solo disinteresse e dialogo negato.

Noi non accettiamo che una decisione del genere, con tutto ciò che ne consegue, possa essere presa con la leggerezza e l’indifferenza mostrata dalle persone chiamate a votare. Si tratta della stessa indifferenza con la quale vengono accolte le nostre richieste di spazi per gli studenti, di allungamento delle sessioni d’esame, di far rispettare il numero di appelli previsti per ogni sessione, di avere un regolamento di dipartimento aggiornato e realmente consultabile, di vedere limpidezza nella gestione delle risorse economiche, di rinnovo della rappresentanza studentesca.

É per tutto ciò che convochiamo un’assemblea pubblica davanti al Vecchio Edificio di Chimica per lunedì 13 alle ore 10.00 dove CHIEDIAMO di essere considerati e CHE LA DECISIONE riguardo il numero programmato VENGA RIMANDATA. Rimandata fino a che non ci venga dimostrato che è stato realmente fatto tutto ciò che è in loro potere, fino a tentare l’impossibile perché una decisione così importante per il futuro del nostro dipartimento non può essere presa con una semplice “alzata di mano”.

*** L’assemblea degli studenti di chimica e chimica industriale

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