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Crollo del palco di Laura Pausini: 7 indagati per omicidio colposo

A poco più di due anni dall’incidente che causò la morte di Matteo Armellini la Procura della Repubblica presso il tribunale di Reggio Calabria ha chiuso nei giorni scorsi le indagini decidendo di chiedere il rinvio a giudizio e quindi il processo per sette persone alle quali viene contestato il reato di omicidio colposo e il mancato rispetto della normativa sulla sicurezza durante la fase di costruzione del palco sul quale, il 5 marzo 2012, si sarebbe dovuta esibire Laura Pausini all’interno del Pala Calafiore di Reggio Calabria.

L’avviso di conclusioni delle indagini preliminari è stato notificato a sette persone coinvolte a vario titolo nell’organizzazione e nella realizzazione di quel tragico evento, tra cui i rappresentanti legali delle due società committenti dell’opera; i vertici della società costruttrice incaricata; l’ingegnere che ha curato la redazione del progetto di costruzione della struttura; il coordinatore della sicurezza per l’esecuzione dei lavori e infine un dirigente del comune di Reggio Calabria.

A diffondere la notizia sono stati Paola Armellini, madre di Matteo, e il suo avvocato Alicia Mejía Fritsch. Entrambe auspicano che entro breve tempo il Pubblico Ministero possa esercitare l’azione penale nei confronti di tutti coloro che in maniera diretta o indiretta abbiano contribuito alla morte di giovane rimasto vittima del crollo del palco.
La morte di Armellini non fu l’unica all’interno dell’industria dei tour. Qualche tempo prima a Trieste, durante il tour di Jovanotti, morì il giovanissimo montatore Francesco Pinna in un incidente analogo.

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