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Affonda un barcone, si temono oltre 200 morti

Naufragio nella notte. Un barcone con circa 200 perone a bordo è affondato mentre veniva affiancato da una motovedetta della Guardia costiera. In quel momento il mare era in burrasca, valutata “forza 6”. Solo 48 persone sono state finora tratte in salvo. Le ricerche continuano.

Nella tarda serata di ieri un alro barcone con 104 migranti è arrivato nell’isola. Alcuni sono stato soccorsi anche dai medici perché in stato di ipotermia.

Nella sola giornata di ieri sono comunque arrivate 351 persone (tra loro 18 donne e 5 bambini). Mentre con aerei e navi in 400 ne sono partiti. Il saldo – rima dei nuovi arrivi notturni – parla di circa 1500 extracomunitari ancora a Lampedusa.

Nulla di fatto, sul piano sostanziale, nella lunga missione a Tunisi (prima Berlusconi, poi Maroni) per contrattare un “modello Libia” con il governo provvisorio che deve preparare le elezioni locali. Si cercava infatti di ottenere il blocco delle partenze in cambio di aiuti economici e qualche mezzo navale.

Il governo nega, naturalmente, che il risultato sia stato negativo. Ma intanto oggi dovrebbe varare un decreto per concedere un permesso di soggiorno provvisorio di sei mesi a circa ventimila migranti sbarcati nelle ultime settimane. Se fosse stato deciso prima, invece di concedere alla Lega un lungo spot razzista sull’”invasione” da sfruttare alle prossime elezioni amministrative, non avremmo avuto le scene che tutto il mondo ha potuto vedere (tendopoli, fughe di massa, incoraggiamento alla fuga, inseguimento a cavallo, “caporali” provvisoriamente arruolati come “squadroni anti-immigrato”, fino ai parlamentari e il premio Nobel Betty Williams bloccati all’ingresso della tendopoli di Manduria).

Ora la linea “ideologica” della Lega si è dimostrata però incapace di gestire sia la normalità che l’emergenza. Dire “fora dai ball” o “svuotare la vasca” fa effetto in tv, ma non è praticabile neppure da un ministro dell’interno leghista doc. L’unico “risultato” cui ancora punta è impedire che una parte dei tunisini da “distribuire” sul territorio nazionale finisca nei feudi elettorali del Carroccio. Ma questo crea già ora conflitti interni alla stessa maggioranza, in cui non mancano davvero i rappresentanti del Sud (soprattutto di quello peggiore).

E non è che l’inizio. Dai porti libici, sia “liberati” che “sotto il regime” si segnalano decine di barconi di fortuna pronti a partire. E sarà dura, in questo caso, distinguere tra “profughi” richiedenti asilo politico (quindi non rispedibili al mittente) e “clandestini”.

Grazie Lega! Hai dato veramente prova di cosa sei capace di fare, a governo.

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