Menu

Roma. Respinta l’ennesima provocazione di Casa Pound

Immediatamente è partita la mobilitazione degli antifascisti, che si sono dati appuntamento, davanti alla lapide di Valerio tramite sms, telefonate e  appelli lanciati dalle radio di movimento. Centinaia di antifascisti determinati si sono trovati a fronteggiare per ore polizia e carabinieri messi a difesa dei ragazzotti di Casa Pound .In mezzo ai compagni delle strutture di quartiere, della Palestra Popolare Valerio Verbano, dell’Astra, del CCP, molte le strutture cittadine i singoli compagni e compagne, che si sono stretti intorno a Carla Verbano – la mamma di Valerio – colpita da questa ennesima provocazione .

I neofascisti dichiarano di avere occupato la palazzina  per combattere il degrado e per dare alloggio a 17 famiglie. Peccato però che la scuola Parini fosse da tempo già in ristrutturazione. Sembra molto più verosimile l’ipotesi che a guidare l’occupazione ci sia l’idea di appropriarsi di un palazzo da scambiare con l’assegnazione di un altra sede sempre in zona Montesacro . Tesi avvalorata da diversi elementi;

1) Casa Pound sta cercando di insediarsi nel territorio ed ha bisogno di una sede formale che sostituisca i luoghi informali di incontro, in questo sarebbe favorita dal Presidente del IV municipio Bonelli in odore di simpatie neofasciste,

2) l’occupazione politica di una  palazzina in ristrutturazione, da parte di 40 bulletti di destra  non era gestibile per più di qualche ora

3) Aprire una sede neofascista accanto alla casa in cui fu assassinato dai fascisti il giovane militante comunista Valerio Verbano è pensabile solo nell’ottica di una provocazione a 360° .

Con quest’ultima vergognosa operazione Casa Pound conferma la sua vocazione affaristica e la collusione con le istituzioni capitoline ultimamente investite da diverse inchieste giudiziarie che tirano in ballo tutto l’humus neofascista della capitale. Nel pomeriggio di oggi infatti si sarebbe tenuto un incontro tra rapresentanti del comune, Bonelli ed esponenti di Casa Pound.

Mentre le occupazioni portate avanti dai movimenti di lotta per il diritto all’abitare si scontrano con l’indifferenza delle istituzioni locali e con violenti sgomberi ad opera della polizia, oggi i ragazzotti di Casa Pound prendevano il sole sul terrazzo protetti dalla celere in tenuta antisommossa.

Il presidio antifascista si è andato ingrossando dalle prime ore del pomeriggio, un presidio compatto deciso a ricacciare la provocazione fuori dallo stabile e dal quartiere, e così è stato . Alla fine i squadristi di Casa Pound sono usciti dal retro scortati e protetti dalla polizia, mentre il presidio antifascista  si trasformava in corteo facendo un breve giro del quartiere per dimostrare semmai ce ne era bisogno che a Roma i fascisti non hanno granchè di agibilità politica, sopratutto quando gli antifascisti fanno sentire la loro azione.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *