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S.M. Capua Vetere. Cariche contro gli immigrati reclusi nel CAI

Continua l’assurda detenzione dei profughi maghrebini nell’ex-caserma di Santa Maria Capua Vetere! Una situazione al limite del “sequestro di persona”, visto che il CAI (Centro di accoglienza e di identificazione) è l’ennesimo mostro giuridico che non esiste nella normativa italiana, già razzista di suo.
Non è formalmente un CIE (e del resto queste persone non sono destinatarie di un provvedimento di espulsione, ma, secondo lo stesso decreto del governo, dovrebbero ricevere un permesso seppur temporaneo) non è un centro di accoglienza, non è un “CARA” (per richiedenti asilo), sono abbondantemente trascorsi i tempi del fermo di polizia… e allora perchè queste persone vengono detenute !!??
Appare chiaro che siamo in presenza dell’ennesima situazione da “Stato d’eccezione”, di una privazione grave, arbitraria e discrezionale della libertà personale subordinata alle varie speculazioni politiche e alle penose diatribe internazionali che si giocano sulla pelle di questa persone! Una situazione di limbo con i forti disagi della detenzione di massa  che attacca il fondamentale diritto alla libertà e genera comprensibilissima rabbia e frustrazione A tutto questo si contrappone invece la reazione anche violenta delle forze dell’ordine. In una situazione opaca e inquietante da campo-lager, che è svelata solo grazie alle telefonate che arrivano dall’interno e che oggi sono riportate dal giornale la Repubblica:
http://napoli.repubblica.it/cronaca/2011/04/12/news/ssssssss_ssssssss-14818430/

La scorsa notte infatti ci sono state cariche e pestaggi, uso dei cani a scopo intimidatorio e lanci di lacrimogeni tra le tende del campo!!
Le realtà antirazziste di Napoli e Caserta che sono state a Santa Maria Capua Vetere hanno proposto una mobilitazione fuori il centro per Giovedi 14 aprile, la mattina alle 11.00. Da Napoli la partenza in pullmans è alle ore 9.00 da piazza Garibaldi (Hotel Terminus). Chiediamo a tutti quelli che vogliono venire di mandare una mail di conferma a antirazzistinapoli@gmail.com

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