Menu

L’Italia bombarderà la Libia e darà armi ai ribelli.

In un’intervista pubblicata oggi dal “Il Sole 24 Ore” Frattini ha ricordato che l’Italia non ha partecipato ai raid di attacco contro le forze libiche che minacciano civili in quanto ex paese colonialista in Libia. Ma alla domanda se i caccia italiani non parteciperanno in alcun caso ad azioni di attacco, Frattini ha risposto: “Domani il presidente del Cnt Jalil sarà a Roma, sarà ricevuto dal presidente Napolitano e da Berlusconi, e anche io avrò un colloquio. Se i libici ci daranno argomenti forti vedremo, lo deciderà il governo”. In ogni caso, ha affermato Frattini, “su qualsiasi cambiamento sarebbe necessario un dibattito parlamentare e un consenso ampio. E l’ultima parola spetterebbe al presidente Napolitano, che ha incoraggiato il governo ad andare avanti”. E’ mistero intanto sulle forniture di armi ai ribelli. Il comunicato finale del vertice di Doha ufficialmente non contiene questa decisione, ma Italia, Francia e Qatar avrebbero accettato di fornire armi ai ribelli libici “per l’autodifesa del popolo libico”, almeno secondo quanto afferma il portavoce del Cnt a Bengasi, Abdel Ghogha, puntualizzando che si stanno “definendo gli ultimi dettagli”. Il portavoce ha citato in particolare proprio l’impegno del ministro degli Esteri Franco Frattini.

Le discussioni sul futuro guerra in Libia e sugli eventuali aiuti militari ai ribelli riprenderanno oggi a Berlino in ambito Nato. La Francia ha già chiesto all’Alleanza non solo di mobilitare maggiori risorse aeree ma anche di rendere più frequenti i bombardamenti.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *