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In migliaia ai funerali di Vittorio

Migliaia di persone oggi pomeriggio sono ritrovate nella palestra di Bulciago, il paese di cui Vittorio era originario, per celebrare il funerale. Per la cerimonia sono arrivati attivisti da tutta Italia, ma anche dagli altri paesi europei e dai paesi arabi, inclusa una delegazione di amici da Gaza. La Messa è celebrata oltre che dai parroci della zona, anche da monsignor Hilarion Capucci, vescovo di Gerusalemme. «Vittorio non era mosso da un ideale cristiano e non vogliamo fare di lui un martire cristiano – ha detto all’omelia il parroco di Bulciago don Roberto Crotta – ma come noi credeva negli ideali di giustizia e pace e li difendeva senza usare le armi». E il sacrificio di Arrigoni adesso potrebbe non rimanere vano. “Sono decine i giovani che hanno fatto sapere alla madre di Vittorio – ha annunciato il celebrante dall’altare – di essere pronti a partire per Gaza per testimoniare l’ingiustizia che opprime quella terra: è il germoglio di speranza che la Palestina sta attendendo”. ”Per noi – ha detto mons. Capucci – Vittorio e’ un martire, un eroe e un santo, come un vescovo che ha difeso il suo gregge e il suo gregge era il popolo palestinese”. Dopo il rito religioso e’ cominciato il ricordo laico di amici e compagni di lotta di Vik Utopia. “Un lungo e interminabile minuto di silenzio, rotto o interrotto da parole di verità, di condivisione e di commozione, come quelle di Ibrahim Nasrallah, che ha scritto per Vittorio, “Hanno ucciso tutti”, una poesia scandita tre volte dalle parole Per te sia buono il mattino” hanno scritto gli attivisti italiani dell’International Solidarietà Movement. L’Anpi ha deciso di dedicare il 25 aprile di quest’anno a Vittorio Arrigoni

Anche ai funerali di oggi, così come mercoledì sera a Fiumicino, ha colpito la totale latitanza della politica e delle istituzioni. Vittorio per le gli apparati dello Stato rimane un morto minore, tutto sommato un nemico,  uno che combatteva dalla parte sbagliata del fronte. Per cui la “politica” e le istituzioni hanno preferito non esporsi e infastidire le autorità israeliane. Nel 2044 ai funerali del mercenario Quattrocchi ucciso in Iraq, c’erano state le corone di fiori del presidente della Repubblica, la presenza dell’allora presidente della Camera Pier Ferdinando Casini e dell’allora vicepresidente del Consiglio Gianfranco Fini. Il rito era stato celebrato dall’arcivescovo di Genova Tarcisio Bertone.

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