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Napoli. Prime rogne per il sindaco De Magistris

La giunta de Magistris non è ancora stata ufficializzata che vanno delineando le prime grane per il sindaco di Napoli. A scatenare la polemica è l’ipotesi di nomina del pm Giuseppe Narducci ad assessore alla Sicurezza. Ipotesi che non piace affatto al centro sociale «Insurgencia» e ai movimenti contro la discarica di Chiaiano. Il magistrato, infatti, oltre alle più note inchieste di Calciopoli e contro la camorra è stato anche il titolare delle indagini contro i manifestanti che si battevano nel 2008 contro l’apertura dell’invaso napoletano. Manifestanti tra cui c’era anche il neo-eletto consigliere della lista civica «Napoli è tua» Pietro Rinaldi (che appoggia de Magistris) che infatti attacca il probabile assessore usando ironia al vetriolo: «Il sindaco evidentemente ha voluto farci un favore. Narducci andrà in aspettativa e magari il carteggio dei nostri processi passerà ad un magistrato meno carogna». «D’altronde – continua Rinaldi – il sindaco dovrebbe essere della nostra stessa opinione in merito ai procedimenti di Narducci, visto che proprio de Magistris da europarlamentare firmò l’appello di solidarietà agli attivisti colpiti dalla repressione nel marzo del 2010».

«Quella di Narducci è una scelta che ci lascia davvero interdetti, avendo sostenuto l’elezione del nuovo sindaco di Napoli convinti che ogni deriva giustizialista fosse stata messa da parte alla luce di un progetto politico nuovo ed alternativo», aggiungono gli attivisti di Insurgencia. «Narducci infatti si è distinto non solo per le inchieste che hanno coinvolto Nicola Cosentino ed il clan dei casalesi oppure Luciano Moggi nell’affare Calciopoli, ma anche per una serie di inchieste e procedimenti giudiziari contro i movimenti napoletani. In particolar modo Narducci è titolare dell’assurda inchiesta in merito alle manifestazioni contro la discarica di Chiaiano. Ancora oggi alcuni attivisti, che sono stati protagonisti dello sforzo partecipativo della campagna elettorale di Luigi de Magistris hanno gli obblighi di firma per i fatti del 23 maggio del 2008 quando la polizia di Maroni caricò pesantemente i manifestanti del presidio antidiscarica che erano semplicemente scesi in strada contro la discarica. In quell’occasione ci furono diversi feriti tra cui il giornalista Rai Romolo Sticchi. Il teorema di Narducci, già smontato nelle fasi processuali, era quello di una connivenza tra manifestanti ed ambienti della criminalità organizzata rispetto alle manifestazioni a Chiaiano. Un’accusa infamante che le prime udienze del processo hanno già smontato».

Gli attivisti di Chiaiano sono insomma sul piede di guerra e concludono: «Ci auguriamo che la presentazione ufficiale della giunta possa riservarci delle piacevoli sorprese non comprendendo il nome di Narducci. Se invece così sarà, possiamo dire da subito che il neo assessore godrà di tutta l’avversità possibile da parte dei movimenti di questa città».

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