Menu

Al via l’occupazione israeliana a Milano

Aggiornamento. Il comitato No all’occupazione israeliana di Milano ha deciso di mantenere la mobilitazione per domani. Qui di seguito l’ultimo comunicato.

Domani pomeriggio il Comitato “No all’occupazione israeliana di Milano” tornerà a manifestare contro la macchina di propaganda israeliana che da piazza Duomo si irradia in diversi luoghi del centro di Milano.

Malgrado il divieto della Questura, malgrado la campagna orchestrata dall’Ambasciata israeliana – cominciata sui quotidiano in Israele e immediatamente ripresa da intellettuali, politici e giornalisti in Italia – malgrado commenti e “minacce” troppo sospette per essere credibili, il Comitato ribadisce la sua volontà di manifestare la sua opposizione all’evento israeliano – il primo di questa portata mai effettuato all’estero come hanno sottolineato con orgoglio Formigoni e l’ambasciatore Meir questa mattina.

Un evento simbolico – per magnificare un Israele lontana dalla realtà dell’occupazione e della colonizzazione – e molto concreto perché approfondirà le relazioni tra imprese e istituzioni italiane e quelle israeliane.

Proprio queste relazioni sono oggetto della campagna di “boicottaggio, disinvestimenti e sanzioni” lanciata da anni dalla società civile palestinese e che vogliamo rilanciare con le nostre iniziative di questi giorni.

Iniziative – lo ripetiamo – pacifiche ma ferme nel rivendicare il diritto al dissenso, all’opposizione alle politiche di Israele e alle pratiche di boicottaggio dell’economia israeliana.

L’appuntamento sarà in piazza Duomo alle 15.00 per un presidio performance dedicato ai bambini di Gaza vittime della guerra israeliana e per far conoscere ai milanesi cosa significhi il Muro dell’Apartheid.

Comitato “No all’occupazione israeliana di Milano”

————————-

L’ambasciatore israeliano Gideon Meir, oggi nel corso della conferenza stampa di presentazione della rassegna ‘Unexpected Israel’, ha ringraziato il sindaco di Milano per aver accolto l’iniziativa e si e’ complimentato per l’elezione di Pisapia. “Mi si scalda il cuore – ha detto Meir nel corso dell’incontro alla Regione – nel vedere come anche questa amministrazione abbia accolto a braccia aperte questa iniziativa, concordata con la Giunta e con il sindaco precedente. Questa e’ la dimostrazione che la cooperazione con Israele e’ forte e in continua evoluzione”. Il nuovo sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, ha ringraziato l’ambasciatore per le sue parole e ha spiegato: “Milano e’ e dovra’ sempre essere una citta’ accogliente e ospitale. E’ gemellata a Tel Aviv e a Betlemme, e’ un punto d’incontro tra popoli e religioni diverse”. Da questo punto di vista, anche l’Expo del 2015 sara’ un’occasione e, continua il sindaco, Milano “continuera’ attraverso l’esposizione universale a lanciare messaggi di pace e dialogo nel mondo”. Secondo Pisapia la soluzione per il conflitto tra israeliani e palestinesi e’ quella di “due popoli e due Stati, ma questo non si fa con lo scontro”.

Ma l’occupazione israeliana della piazza centrale di Milano, sta incontrando la dovuta resistenza e opposizione. Diverse realtà e associazioni di Milano e del nord-Italia si sono trovate in questi mesi ritenendo necessario uno sforzo collettivo, al di là delle differenze e specificità di ognuno, per organizzare la contestazione a quella che sarà la più grande manifestazione di promozione di Israele nel mondo, inaugurata niente di meno che dal primo ministro Netanyahu con la presenza del presidente del consiglio Berlusconi, e per far riemergere la storia e la cultura del popolo palestinese, nascoste e cancellate dalla visione israeliana. A talo scopo sono state messe in calendario numerose iniziative che culmineranno sabato 18 giugno con una manifestazione nazionale per la Palestina proprio a Milano. Nel frattempo a Milano sono iniziati e ci saranno sit in, volantinaggi, dibattiti, presìdi, conferenze su diversi aspetti dell’occupazione e dell’apartheid israeliano contro i palestinesi. Per domani pomeriggio era stata convocata una manifestazione-performance sul Muro e le vittime palestinesi proprio in piazza Duomo dove si stanno allestendo le strutture della rassegna israeliana.

La Questura milanese, che in un primo tempo aveva autorizzato il presidio di protesta nei confronti della kermesse israeliana, ha convocato il Comitato «No all’occupazione israeliana di Milano» per comunicare il divieto di manifestare sabato pomeriggio in piazza Duomo. “La questura oggi è costretta a inchinarsi ancora ai voleri israeliani, violando il diritto alla libertà di espressione e di movimento ancora in vigore secondo la Costituzione italiana – denunciano in un comunicato gli attivisti del Comitato. Aggiungendo che comunque domani pomeriggio manifesteranno pacificamente le loro ragioni prima con un presidio-performance in Piazza del Duomo (ore 15.00) e poi con un presidio nella vicina San Babila.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *