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Assalto militare alla Val di Susa. Aggiornamenti

Ascolta le interviste realizzate da Radio Città Aperta:

Alberto Perino:

Ermelinda:

Luigi Casali:

Maria (Radio Blackout):

Paolo Di Vetta:

 

 

11.50: occupato il Comune di Chiomonte

Le donne di Chiomonte avrebbero occupato il municipio in segno di solidarietà con i No Tav.

11.40: feriti tra gli attivisti No Tav. Sgomberato il presidio della Maddalena

Ci sono quattro feriti tra i manifestanti dei No Tav che dall’alba di questa mattina si stanno opponendo alle polizia che ha invaso la Val di Susa per consentire l’avvio del cantiere della Torino-Lione alla Maddalena di Chiomonte. Lo si apprende da fonti del Movimento. Intanto sui diversi siti, su Facebook e su Radio Balckout, emittente vicina al movimento No Tav, si susseguono gli appelli a radunarsi al blocco all’altezza di Sant’Ambrogio (To). Il popolo No Tav sta lasciando il piazzale della Maddalena, costretto dall’arrivo in forze della polizia, ad otenperare all’ordinanza di sgombero firmata dal prefetto di Torino Alberto Di Pace. La sgombero avviene a gruppi di dieci persone per volte, come è stato concordato con la polizia e carabinieri.

10.50. SCIOPERI NELLE FABBRICHE DELLA ZONA

Diverse fabbriche metalmeccaniche della Valle di Susa si sono fermate. Tra queste la Teknocar di Sant’Antonino, la Vertek di Condove, la Savio di Chiusa San Michele. Lo rende noto la Fiom che parla di «scioperi spontanei». Lo sciopero generale è stato lanciato questa mattina da Fiom, Usb e Cub regionali in risposta all’assalto delle forze dell’ordine in Val di Susa e agli scontri che si stanno verificando nei pressi del presidio della Maddalena, l’area di Chiomonte dove dovrebbero avere inizio i lavori per la realizzazione del tunnel geognostico propedeutico alla Torino-Lione.

Il comunicato della Fiom: “Scioperi spontanei nelle fabbriche della Valsusa

La Fiom-Cgil rende noto si è questa mattina, lunedì 27 giugno, a fronte dello sgombero del presidio No-Tav alla Maddalena in Val di Susa, sono scese in sciopero molte fabbriche della valle. Tra queste, si sono fermate la Vertek di Condove, la Beltrame di San Didero, la Gmc di Chiusa di San Michele e la Tecnocar di Sant’Antonino. Federico Bellono, segretario provinciale della Fiom-Cgil, dichiara: «Queste prime risposte dei lavoratori della Val di Susa sono importanti di fronte alla scellerata decisione di usare la forza contro il presidio della Maddalena, perché, come abbiamo sempre detto, quello della Valsusa non è un problema di ordine pubblico. La Fiom-Cgil è sempre stata ed è tuttora parte di questo movimento popolare, ancora in questi giorni siamo stati al presidio e alla fiaccolata di ieri sera e saremo presenti alle iniziative che il movimento prenderà nei prossimi giorni».”

Il comunicato della Usb: Sciopero generale contro l’intervento della polizia in Val di Susa

L’ Unione Sindacale di Base contro l’intervento della polizia in Val di Susa. Il pesante intervento della polizia contro la popolazione ed i manifestanti riuniti nel presidio NO-TAV in Val di Susa, preannunciato da giorni dal Ministro Maroni, dimostra l’estrema distanza che esiste ormai tra la politica e gli interessi di potenti lobbies e la vita reale delle persone in carne ed ossa.

L’utilizzo della forza e della polizia per “risolvere” gravi problemi sociali è diventato lo strumento più usato e più odioso di questo governo. USB invita tutti ad opporsi ad un attacco arbitrario che gli stessi avvocati del movimento NO-TAV ritengono illegale ed illegittimo.

USB condanna fermamente l’intervento della polizia e l’attacco ai manifestanti che hanno il solo obiettivo di difendere il proprio territorio dallo scempio ambientale e dalle speculazioni che accompagnano la realizzazione di un’opera tanto costosa quanto inutile.

L’Unione Sindacale di Base, che ha già dichiarato lo SCIOPERO GENERALE su tutto il territorio e che partecipa attivamente alla manifestazione in atto, oltre ad invitare tutti i suoi militanti a rafforzare i presidi NO-TAV, si è fatto promotore di un appello per una immediata mobilitazione anche nella città di Torino presso il consiglio comunale.

 

Paolo Ferrero, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista, ha invece dichiarato:
“Alle 5.10 di questa mattina la polizia ha iniziato le grandi manovre per cercare di aprire il cantiere della TAV a Chiomonte. Alle 8.00 hanno iniziato ad usare gli idranti per cercare di disperdere i manifestanti e nello stesso tempo hanno iniziato la demolizione della barriera autostradale con una macchina operatrice nel tentativo di raggiungere la zona dove dovrebbe sorgere il cantiere.
Questa operazione sta mettendo in pericolo l’incolumità dei manifestanti. Ho immediatamente protestato con il prefetto per questa situazione assurda in uno stato democratico.”

10.07. Ci sarebbero anche venticinque feriti tra gli agenti delle forze dell’ordine nelle operazioni per l’apertura del cantiere della Maddalana di Chiomonte (Torino) per la ferrovia Torino-Lione. Lo si apprende da fonti della Questura di Torino. Dei venticinque però solo cinque agenti sono stati portati in ospedale in ambulanza; mentre venti sono stati medicati sul posto.

9.45. I manifestanti No Tav si sono rifugiati nei boschi e continuano a resistere. Si odono esplodere grossi petardi. Le forze dell’ordine segnalano il continuo lancio di oggetti da parte dei manifestanti contro gli agenti . La polizia riferisce che è avvenuto anche il lancio di tronchi di alberi da parte dei manifestanti dall’area sovrastante la parte alta della galleria Ramats, all’indirizzo delle maestranze e dei poliziotti intervenuti.

9.10: Prosegue l’avanzata delle ruspe scortate dalla polizia lungo le strade che portano al presidio No Tav della Maddalena nel tentativo di rimuovere gli ostacoli posizionati dagli attivisti per bloccare l’accesso all’area dove dovrebbero cominciare i lavori per la realizzazione del tunnel geognostico della Torino-Lione. Resta, pertanto, molto alta la tensione tra manifestanti e polizia: i primi per impedire l’avanzamento delle ruspe stanno scaricando estintori, lanciando pietre e grossi petardi mentre i secondi per disperderli stanno lanciando lacrimogeni. Al momento non si registrano feriti. A quanto si apprende, al momento anche all’altezza dell’autostrada A/32 dove verrà realizzato l’accesso al cantiere, manifestanti del movimento No Tav, che si trovano sulla strada dell’Avanà, stanno lanciando pece, sacchi di vernice, e altri oggetti all’indirizzo del personale delle ditte e delle forze dell’ordine.

8.59: Il campo dei No Tav alla Maddalena di Chiomonte (Torino) al quale le forze dell’ordine si stanno avvicinando da due diversi lati, è stato raggiunto da un lancio lacrimogeni. I manifestanti che si trovavano nel campo sono scappati nei boschi per evitare il fumo. Uno speaker, parlando attraverso un altoparlante, ha detto che le modalità di sgombero dell’intera area sono «legalmente illegittime» e che, comunque, l’area sarà sgomberata dopo un confronto fra la Digos e gli amministratori locali.

ore 7.55 – lancio di lacrimogeni alle centrale, hanno sfondato
ore 7.45- alla barricata Stalingrado la ruspa sta spaccando il guard rail, gli idranti sparano da dentro la galleria per proteggere l’operato della ruspa
ore 7.30 – assembramento di poliziotti di fronte alla “centrale”. Proposta indecente “vi lasciamo prendere le vostre cose e andare via”… Rifiutata!
ore 7.05 – sparati i fuochi d’allarme alla barricata centrale, inizia la trattativa tra sindaci e polizia
ore 6.55 –  uomini e mezzi in arrivo anche alla barricata Centrale, mentre uomini in divisa scendono a piedi da Giaglione paese, Turi viene portato via su un cellulare
ore 6.45 – Turi Vaccaro, noto pacifista non violento è stato trascinato fuori dalla barricata sull’autostrada e duramente picchiato. in questo momento è in stato di fermo
ore 6.40 – colonne di mezzi in arrivo anche da Ramats
ore 6.30- la polizia raggiunge anche la Maddalena, una ruspa cerca di fare manovra per aprire un varco alla barricata stalingrado. I NOTAV pronti a mettere i corpi di mezzo.
ore 6.15 – il primo fronte aperto è quello di Giaglione, già tagliato il guard rail autostradale, i carabinieri scendono a piedi dallo svincolo e si fermano a pochi metri dalle barricate

ore 6.05 – le forze dell’ordine cercano di tagliare il cancello che chiude lo svincolo di Giaglione

ore 6.00 – avvistate circa 80 camionette accompagnate da draghe con pinze, spalaneve e ruspe, un elicottero sorvola la zona

ore 5.45- Usb, Cub, Fiom confermano lo sciopero generale del settore privato per oggi

ore 5.30 – Gli uomini in uniforme sono arrivati!

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