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Il movimento No Tav rilancia la mobilitazione

Migliaia di persone ieri sera hanno preso parte a Susa alla fiaccolata organizzata contro la Tav Torino-Lione, all’indomani dello sgombero militare del presidio No Tav a Maddalena di Chiomonte.
La fiaccolata è sfilata anche davanti alla sede di due aziende incaricate dei lavori della recinzione del cantiere e vi hanno partecipato anche numerosi sindaci e amministratori locali della Val di Susa.

Dalla Val di Susa è partito l’appello per una manifestazione nazionale domenica prossima, 3 luglio, per “riprendersi la valle” oggi completamente militarizzata.

Crescono intanto le contestazioni verso i soggetti politici ed economici che hanno voluto forzare la mano e imporre la Tav in Val di Susa. A Livorno è stato annullato l’incontro ai Bottini dell’Olio che avrebbe dovuto vedere la partecipazione di Sergio Chiamparino e Alessandro Cosimi. La decisione è avvenuta dopo che erano state annunciate contestazioni da parte della sinistra antagonista e altri gruppi che sostengono i No-Tav. Chiamparino e il Pd infatti sono tra i maggiori sponsor della costruzione della linea TAV delle ferrovie. Ieri una ventina di sostenitori del No-Tav si sono ritrovati in Piazza XX e da lì hanno improvvisato un corteo che ha avuto tra i momenti salienti la chiusura simbolica di due sezioni del Pd – una in piazza Magenta e una in via Garibaldi – con del nastro bianco e rosso e lanciando alcuni fumogeni in strada. “Lega PD e PDL invocano unanimemente la militarizzazione del territorio criminalizzando i cittadini e le cittadine in lotta, come del resto è naturale, visto che rappresentano gli stessi interessi economici” scrive in un comunicato la rete Roma Bene Comune e l’assemblea No Tav che lanciano una mobilitazione per domani pomeriggio nella capitale: “Dalla TAV in Val di Susa ai rifiuti in Campania, dal Ponte sullo Stretto alla cementificazione di Roma, questo è il modello che viene applicato da chi ci governa. A questo modello opponiamo la forza della partecipazione popolare di chi si batte per mantenere pubblici i beni comuni, dall’acqua all’ energia ai territori. Per questo promuoviamo una manifestazione in solidarietà con la Val di Susa per giovedì alle 17.30 a piazzale della Stazione Tiburtina, futuro snodo della TAV romana e risponderemo agli appelli dei comitati della Valle  partendo in massa per il Piemonte” scrivono in un comunicato.

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