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I No Tav chiedono la documentazione all’Ue

Nella missiva i No Tav sostengono che «il cantiere della galleria non è stato installato in quanto nessun bando di gara europeo è stato lanciato, sono pendenti tre ricorsi dinanzi al TAR del Lazio e 128 prescrizioni del CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) dovranno essere osservate prima che esso possa essere aperto». «Le attività delle imprese mostrate ai media e all’Europa – aggiunge il Movimento – riguardano unicamente la recinzione del ’fortinò poliziesco per le quale non è possibile alcun finanziamento dell’UE. Anche in Francia nessun cantiere è stato attivato per lo scavo della galleria di base».

La richiesta a Kallas è chiara e specificata nelle ultime righe: l’accesso a tutti i documenti europei «che hanno portato alla dichiarazione di ostilità del Governo Italiano nei confronti dei cittadini e di poter interloquire con l’Europa senza alcuna mediazione».

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