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Il Financial Times scarica Tremonti. “Non è indispensabile”.

“Non si capisce perché Tremonti abbia sentito la necessità di pagare l’affitto in contanti piuttosto che tramite bonifico o assegno”, scrive il Ft, sottolineando come al momento non siano emerse irregolarità. Tuttavia, “i pagamenti in contanti di Tremonti offrono un cattivo esempio agli italiani” a fronte della “cronica piaga italiana dell’evasione fiscale”.
“Soltanto il mese scorso il governo di centro-destra ha approvato in fretta in parlamento una manovra da 48 miliardi di euro, che prevede una serie di pesanti aumenti fiscali – ricorda il quotidiano economico della City – gli italiani meritano un comportamento migliore da parte di un ministro delle Finanze che aumenta loro le tasse”. Il coinvolgimento di Tremonti nell’inchiesta che riguarda Milanese “è un’altra questione”, sottolinea il Ft, ricordando la fiducia accreditata dai mercati al ministro negli ultimi mesi. Tuttavia, la sua politica “non è affatto senza macchia”. “Lui e Berlusconi hanno evitato troppo spesso di varare quelle riforme strutturali impopolari necessarie per migliorare la produttività, la competitività e la crescita economica dell’Italia – sottolinea il quotidiano – riforme sempre più necessarie oggi che la domanda interna potrebbe essere soffocata dagli aumenti fiscali così come dall’aumento dei rendimenti dei bond”.
“Alla luce delle persistenti tensioni nei mercati europei, questo non sarebbe un buon momento, sottolinea Ft, per l’Italia per scaricare il suo ministro dell’Economia. Ma come lo stesso Berlusconi, conclude l’editoriale del quotidiano della City, Tremonti non è indispensabile”.

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