Menu

Il ministro Fitto smentisce favoritismi dalle Ferrovie

*****

Roma, 24 agosto 2011

Egregio Direttore,

ho letto il resoconto che il suo giornale ha inteso effettuare sulla vacanza della mia famiglia a Bolzano per precisarLe quanto segue.

Premetto che la ricostruzione che le offrirò deluderà le Sue aspettative, dal momento che non ho mai inteso utilizzare la mia carica istituzionale per ricevere attenzioni particolari, né ho mai fatto ricorso a peculiari ragioni di sicurezza, dal momento che preferirei sottrarmi a misure che a tal fine altri predispongono e che – Le assicuro – a volte mettono a dura prova la serenità mia e la riservatezza della mia famiglia.

Ciò premesso, ho prenotato, a mie spese, quattro posti letto per la tratta ferroviaria Lecce-Bolzano del 2 agosto 2011.

L’agenzia viaggi “Croce Del Sud Viaggi” di Maglie, presso la quale da anni mi servo, mi ha segnalato la impossibilità di conoscere anticipatamente la distribuzione dei quattro posti letto anche se, alla luce della loro esperienza professionale, appariva quasi scontato che un medesimo gruppo familiare sarebbe stato collocato in cabine comunicanti,o quantomeno adiacenti.

La mia segreteria particolare ha solo inviato a Trenitalia una e-mail, stranamente non in Suo possesso, ma che comunque allego, contenente una garbata richiesta tesa ad ottenere una cabina unica, o due cabine comunicanti in ragione dell’età dei miei piccoli; nella stessa e-mail, si è avuta l’accortezza di precisare che la soluzione desiderata non avrebbe dovuto in nessun modo creare disagio agli altri passeggeri.

Ovviamente scopro solo adesso le iniziative che successivamente Trenitalia ha assunto e le e-mail riservate che gli uffici hanno diramato a loro interno.

So però per certo che quando sono salito sul treno ho scoperto che mi erano state assegnate due cabine, tra l’altro non comunicanti.

Io e mia moglie abbiamo quindi deciso di utilizzare una sola cabina dove abbiamo viaggiato (dire dormire sarebbe un eufemismo) tutti e quattro.

Per quanto poi riguarda il ritorno, avendo deciso di anticipare di un giorno la nostra partenza da Bolzano, per sopravvenuti impegni di famiglia, la stessa agenzia viaggi Croce del Sud ha provveduto alla emissione di quattro biglietti aerei per la tratta Venezia-Brindisi presso la compagnia Ryanair (il tutto, desidero stupirLa un’altra volta, a mie spese personali).

Questa è la verità, comprovata dai giustificativi di spesa che l’ Agenzia di Viaggi Croce del Sud di Maglie potrà mettere a Sua disposizione.

Sono certo di non dover richiedere il rispetto della vigente normativa sulla stampa per ottenere la pubblicazione della presente smentita e della allegata e-mail, ovviamente con lo stesso risalto riservato all’odierna divulgazione.

Distinti saluti.

Dott. Raffaele FITTO

 

*****

l’artcolo da “il manifesto” di oggi

Cinzia Gubbini
Caso Fitto/ FIOCCANO LE QUERELE DA PARTE DEL MINISTRO
Moretti: «Il dirigente si è espresso male. Ma non facciamo favoritismi»
Di tutte le cose (vere) raccontate dal manifesto, l’ad di Trenitalia ne cita solo una. Falsa

«Il manifesto ha scritto addirittura che abbiamo riservato un intero vagone letto al ministro Fitto. Questa è una fesseria». Lo ha detto ieri l’amministratore delegato di Trenitalia, Mauro Moretti, intervenendo – appena tornato da Bruxelles – alla trasmissione radiofonica «La Zanzara» di Radio24. Il viaggio «super garantito» del ministro per i rapporti con le Regioni Raffaele Fitto, che era in vacanza con la sua famiglia, raccontato dall’inchiesta del manifesto l’altro ieri, ha fatto rumore. Nel pieno di una manovra economica che chiede sacrifici a tutti, e mentre si parla della necessità di eliminare i privilegi di cui gode la classe politica, non potevano non destare scalpore le mail scambiate tra i dirigenti di Trenitalia, in cui si raccomanda la massima pulizia del treno del ministro, la puntualità, e l’attenzione al «patrimonio personale».
Sarebbe il caso, però, che l’ad di Trenitalia leggesse con maggiore attenzione i giornali, e non dicesse fesserie. Il manifesto, infatti, non ha mai scritto che è stata predisposta una carrozza per il ministro Fitto. Ha solo fatto osservare, con documentazione, che quel treno aveva in composizione un vagone letto vuoto e non prenotabile in più. Perché? «Invio tecnico», ha assicurato Trenitalia «il ministro ha mantenuto i posti che aveva prenotato autonomamente». E cioè nella vettura 10, normalmente in composizione, in due cabine Excelsior non comunicanti – ed era proprio questo il problema, perché viaggiando il ministro con due bambini piccoli avrebbe voluto avere una cabina comunicante. Favore che non è stato accordato. Ieri Moretti è tornato a sottolineare che si tratta di «procedure standard», insistendo molto sul versante della «sicurezza personale» del ministro, e soprassedendo sul fatto che sul quel treno è stata inviata anche una squadra di ispettori per «tenere sott’occhio» il personale di bordo e quello di macchina. Ma per Moretti è tutto normale, ha parlato delle assurde telefonate che riceve da politici e imprenditori per chiedere favori vari, e ha solo concesso che quei dirigenti sul caso Fitto hanno usato «una frase sbagliata».
Intanto fioccano le querele. Fitto ha minacciato di portare in tribunale Il Fatto e la cronaca di Bari de La Repubblica: «Ritengo il titolo ed il contenuto degli articoli oggi pubblicati dalle due testate contrari al vero, e quindi offensivi», che nel frattempo ci ha anche inviato la copia della prenotazione effettuata, in cui si certifica che quel viagio gli è costato 580 euro. Ma il caso arriverà comunque in parlamento. A presentare l’interrogazione il senatore Egidio Digilio (Fli) che lega i privilegi accordati a fitto alla situazione delle ferrovie in Basilicata.

*****

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa
Argomenti:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *