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“Ero a Roma, ma questo non è un reato”.

Napoli – «Mi sembra comico che a 53 anni sono considerato ancora un anarcoinsurrezionalista, ma diciamo che prendo la cosa come un complimento». Michele Franco è uno di quelli a cui questa mattina hanno bussato alla porta alle 6 del mattino per una delle perquisizioni sugli scontri legati al corteo di sabato. «Mancavano da casa mia dagli anni ’80 – spiega – e ovviamente non hanno trovato nulla, hanno solo messo un po’ di disordine».

Michele, napoletano, ha alle spalle 30 anni di militanza, ultimamente si è battuto insieme ai comitati cittadini contro la devastazione ambientale e per le battaglie del lavoro si è unito all‘Usb appoggiando il sindacalismo di base. Ex proprietario di un locale in città e poi di una libreria, ora lavora con contratti a progetto, redige tesi di laurea, dà lezioni private. 


Tu eri a Roma sabato?
Sì, ma non è mica un reato. Invece sono stato buttato giù dal letto alle sei del mattino con una perquisizione prevista solo per chi detiene armi e droga. Ero in mutande quando sono arrivati i carabinieri, mia moglie si è vestita immediatamente, i miei figli di 23 e 29 anni erano allibiti e la casa è stata messa a soqquadro. Devo dire che i carabinieri hanno mantenuto un atteggiamento professionale. Non sono stati arroganti, ma molto imperativi. Si sono meravigliati per l’ordine che regnava nel nostro appartamento e vedendo la montagna di libri su scaffali e librerie ci hanno anche scherzato su: «Li ha letti tutti?» mi hanno chiesto. 


Ma perché sono venuti da te?
Credo che abbiano pescato nell’arcipelago dei movimenti e che sia stata un’operazione per dimostrare che le indagini stanno andando avanti, individuando i compagni più impegnati. Io per esempio ho denunce per manifestazioni pubbliche ma nessuna condanna. Sono tra i nove attivisti che parteciparono alla campagna di autoriduzione dei prezzi all’Ipercoop di Afragola 6 anni fa. Ma dopo aver avuto una condanna in primo grado a 6 anni siamo stati tutti assolti in appello a gennaio dell’anno scorso. Insomma sono uno che pratica la politica attiva, e non mi sembra un buon motivo per essere perquisito.


Credi che ci sia un clima di caccia alle streghe? 
Credo che si stiano mistificando i contenuti della manifestazione di sabato e si stia cercando di mettere in primo piano solo queste differenziazioni tra buoni e cattivi. Mi amareggia che Nichi Vendola si accodi a questa deriva e che anche Di Pietro invochi la legge Reale e faccia dichiarazioni politiche tipiche della destra invece che del centrosinistra.

da: il Manifesto del 18 ottobre

  • Michele Franco attivista dell’Usb e del movimento dei disoccupati di Napoli, è uno storico collaboratore di Contropiano

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