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Il nervosismo di Sarkozy

A poco più di tre mesi dal primo turno delle elezioni presidenziali la popolarità di Sarkozy è drammaticamente bassa, mentre cresce quella dello sfidante socialista François Hollande e continua a salire quella del “terzo incomodo”, il candidato centrista François Bayrou.
Secondo diversi commentatori è questo lo scenario in cui si è inserita la decisione di rinviare ad una data non definita di febbraio il vertice triangolare del “direttorio europeo” con la cancelliera Angela Merkel e Mario Monti inizialmente previsto per venerdì prossimo a Roma. Un vertice che avrebbe dovuto in qualche modo “fare la quadra” alla vigilia del summit europeo del 30 a Bruxelles sul “fiscal compact”, e, in qualche modo,  ratificare l’allargamento all’Italia del direttorio franco-tedesco.
Ieri per ore si sono succedute voci e indiscrezioni sulla cancellazione dell’incontro deciso lo scorso 6 gennaio. Da Parigi, venivano diffuse mezze spiegazioni su un non meglio identificato “impegno di politica interna”, verso sera è stato poi lo stesso Sarkozy, preavvisando di una telefonata a Monti, a spiegare cosa stava succedendo: “Se abbiamo deciso di rinviare è per una ragione molto semplice. La signora Merkel ha incontrato Monti e anch’io l’ho ricevuto. Non c’era ragione, appena dieci giorni dopo, di vederci per quello che sarebbe stato percepito come un vertice proprio quando ci viene rimproverato di fare troppi vertici. E quando abbiamo già un appuntamento fissato con tutti i capi di Stato e di Governo a fine gennaio”. Una considerazione questa  che sarebbe stata plausibile anche dieci giorni fa e dunque senza ravvisare alcuna necessità di fissare il vertice se non per fare un “favore di immagine” al Presidente del Consiglio italiano Mario Monti. Ma questi non sono tempi di “carinerie”, neanche fra partner europei.
Sullo sfondo infatti c’è stato però il declassamento anche della Francia (oltre che di altri otto paesi dell’eurozona) di Standard&Poor’s. Sarkozy ha messo dunque sul tappeto il downgrade delle agenzie di rating, i sondaggi che lo danno in picchiata e gli scarsi ritorni dei numerosi vertici internazionali che però hanno prodotto poco. Le elezioni, come si sa, si vincono nel proprio paese e non nei vertici internazionali
Anche la Francia deve mettere mano ai gravi problemi della sua economia  e su questo Sarkozy ha convocato un altro vertice ma stavolta nei confini nazionali. Domani infatti incontrerà sindacti, imprenditori e banche per discutere di misure sulla competitività e riduzione del costo del lavoro.

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