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Napoli: No Tav bloccano due treni

Questa mattina un folto gruppo di studenti, lavoratori e attivisti dei movimenti ha fatto irruzione nella Stazione Centrale di Napoli con l’intenzione di mandare un forte segnale di solidarietà con tutti gli arrestati e le arrestate nella retata anti No Tav di giovedì mattina e per ribadire il No ad una grande opera inutile, dannosa e costosissima. I manifestanti hanno occupato alcuni binari  rallentando il traffico dei treni nel terminal partenopeo. Il sit-in di protesta, che è iniziato intorno alle 11.30 ed è terminato quasi un’ora dopo, ha impedito la partenza in particolare di due treni: il Frecciarossa 9532 per Milano e l’Intercity 551 per Reggio Calabria. Al termine dell’occupazione, che è stata tolta dai manifestanti dopo l’intervento della Polizia, gli attivisti sono riusciti a lasciare la stazione Centrale senza particolari problemi mentre i treni bloccati partivano diretti alle loro destinazioni. Di seguito il comunicato diffuso dei movimenti napoletani:

“Bloccata la Tav Napoli-Milano – Alessio libero, liberi tutti! No alla speculazione!”

Una cinquantina di attivisti dei movimenti napoletani hanno occupato i binari della Tav per oltre un ora, bloccando l’alta velocità per Milano, megafonando e volantinando in stazione e fuori in solidarietà ai 26 attivisti No-Tav arrestati giovedi. Un’azione repressiva disposta dalla Procura di Torino insieme a decine di obblighi di custodia e di perquisizioni che dimostrano tutta la loro strumentalità “propagandistica” a mesi di distanza dalla manifestazione contestata del 3 luglio. Perquisito anche uno spazio sociale napoletano (il 76A a Montesanto) e arrestato un compagno dei movimenti napoletani, Alessio.
Oggi, perciò, in tutta italia è giornata di mobilitazioni e iniziative per denunciare quella che consideriamo un’autentica intimidazione verso la più strutturata e conosciuta delle lotte ambientali. Un esempio di partecipazione dal basso e di resistenza diretta contro la più clamorosa operazione speculativa degli ultimi trent’anni, che alla fine potrebbe costare oltre 20 miliardi di euro per un’opera inutile e devastante come i trafori in valsusa, dove già oggi passano molte meno persone (e merci) di quelle che le linee esistenti sono in grado di trasportare. Perciò parliamo solo un enorme occasione di arricchimento di privati a nostre spese: anche l’alta velocità Napoli-Roma dal miliardo di euro iniziale è costata più di sei miliardi, grazie a meccanismi di finanziamento in tutto simili a quelli che abbiamo conosciuto per il terremoto del 1980 o dopo quello recente de l’Aquila.
E tutto per realizzare un servizio dai costi inaccessibili alla gran parte della popolazione e danneggiare il diritto al trasporto: i treni ordinari vanno scomparendo e i biglietti aumentando, anche perchè i costi della Tav hanno impegnato le risorse del trasporto pubblico per decenni! Un pacchetto che presto verrà pure regalato ai privati, come confermano le mire di Montezemolo sull’alta velocità Napoli-Roma.
La nostra vicinanza agli arrestati è per dire: ora basta! Basta speculazioni sulla nostra pelle, basta distruzione dei territori, la lotta No-Tav è la nostra! In Valsusa ci siamo stati e ci torneremo. Liberi tutti! Liberi subito!

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