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Il Comune di Bologna ospita Forza Nuova

Il Comune di Bologna, ha concesso la Sala dell’Angelo di via San Mamolo ad una manifestazione dell’organizzazione neofascista Forza Nuova, in calendario per sabato prossimo. Alle proteste degli antifascisti bolognesi per questa decisione dell’amministrazione comunale, ha risposto l’assessore Matteo Lepore. Siccome Forza nuova “è un partito politico, e il regolamento parla chiaro è esclusa la possibilità di qualsiasi intervento da parte di Palazzo d’Accursio”. La sala è stata prenotata per un convegno sulla cittadinanza. “Qui abbiamo un partito che si e’ candidato alle elezioni politiche. Per quanto mi faccia ribrezzo, non possiamo fare altro che dare la sala”, ribadisce Lepore interpellato dall’agenzia Dire. La polemica politica nella maggioranza e nella sinistra bolognese è schizzata immediatamente alle stelle. “Io credo che la costituzione parli chiaro sui movimenti che inneggiano al fascismo, ma se l’interpretazione di una legge lascia alcune porte aperte, un buon amministratore dovrebbe usare anche il buon senso su questioni delicate come questa, in quanto vorrei qualcuno spiegasse come mai ciò che a Bologna si tenta di far passare come un sopruso ai danni di FN, nel resto d’Italia è normale amministrazione” afferma il consigliere dell’IdV Mandini. “Considerato il giudizio politico espresso da Lepore su FN, ci saremmo aspettati un coerente comportamento istituzionale in linea con i casi dei Comuni di Milano e Novara che hanno negato l’uso delle sale”. Dura la protesta dell’Anpi. L’Associazione dei partigiani, attacca Forza Nuova in quanto “persevera dichiaratamente con l’apologia del fascismo e specificamente non ha mai rinnegato il fascismo di Mussolini né le ideologie xenofobe. Costoro si ispirano evidentemente, non solo nelle parole ma anche nella gestualità, al vecchio fascismo. Quello stesso fascismo che trascinò l’Italia nella distruzione e nella catastrofe assolute, lo stesso che la storia ha inesorabilmente condannato e che l’Italia dovrebbe sempre tenere a memoria per le sue gravi nefandezze”. “Chiediamo alle istituzioni democratiche italiane il richiamo alla memoria e al rispetto per le migliaia e migliaia di caduti che il nostro paese pianse a causa del fascismo” sottolinea l’Anpi. Sosteniamo con forza i presidi organizzati contro” Forza Nuova a Bologna e Modena che “si ispira chiaramente al fascismo e si muove al di fuori della Costituzione italiana. Per questo consideriamo illegittima qualsiasi azione politica a loro riconducibile, e sbagliata ogni autorizzazione a loro concessa”, afferma in un comunicato la Federazione della Sinistra dell’Emilia-Romagna, mentre Il Collettivo Time Out annuncia mobilitazioni e ritiene “che sia preoccupante e sbagliato dare spazio a questa manifestazione, a Bologna come nelle altre città d’Italia, e troviamo ancor più preoccupante che i neofascisti trovino sponde istituzionali in nome di una libertà di espressione che non fa altro che rendere il concetto di democrazia malinteso e svuotato”. La Rete dei Comunisti va giù dura. “L’antifascismo militante non è in discussione. Il problema però è contendere e sottrarre ai fascisti non solo la legittimazione istituzionale che ormai gli viene riconosciuta in modo perfettamente bipartizan, ma evitare che acquistino spazio e egemonia tra i settori popolari colpiti dalla crisi e dalle misure antipopolari del governo e dell’Unione Europea, i fascisti si battono avanzando proposte alternative e praticando un conflitto dentro il quale i giovani proletari e i lavoratori riconoscano le loro ragioni e i loro interessi”. “I fascisti non sono solo un problema del passato, sono un problema anche del presente” prosegue la nota della RdC “Prima lo si comprende meglio è”.

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