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No Tav: procura Torino indaga Perino per vilipendio a forze armate

Alberto Perino, uno dei portavoce del movimento No Tav della Val di Susa, risulta indagato dalla Procura di Torino – diretta da Giancarlo Caselli – per vilipendio delle forze armate.
La notizia è riportata oggi dal quotidiano torinese ‘La Stampa’: la contestazione riguarderebbe alcune dichiarazioni rilasciate da Perino e pubblicate lo scorso 11 luglio sullo stesso quotidiano, in particolare rispetto al passo «abbiamo le truppe nazifasciste di occupazione» riferendosi ai circa duemila poliziotti, carabinieri, finanzieri e militari inviati dal governo a militarizzare la valle e reprimere le proteste degli abitanti.
Secondo quanto riporta l’articolo, la Procura ha notificato ieri a Perino l’avviso di conclusione indagini dopo l’autorizzazione a procedere del ministro della Giustizia, necessario per procedere in questo tipo di reato. Ora il leader No Tav ha venti giorni a disposizione per chiedere di essere interrogato o produrre memorie difensive. Fanno notare le stesse agenzie di stampa che quello contestato a Perino è un “reato di opinione” che dal 2006 è punito con una multa compresa tra i mille e i 5mila euro.

Intanto in Val di Susa è polemica dopo che un sindaco eletto nelle liste di Rifondazione Comunista è stato espulso dal partito dopo esser stato contestato dai No Tav contro i quali aveva aveva chiesto una indagine per abuso edilizio. Nel mirino del sindaco era finita una casetta utilizzata dai No Tav come sede di un presidio permanente a dsposizione delle mobilitazioni contro la militarizzazione della valle e gli espropri propedeutici ai cantieri. Scriveva nei giorni scorsi il sito www.notav.info: 

Il Sindaco di Giaglione ha trovato il suo posto al sole in questi ultimi due giorni per aver firmato un’ordinanza di sgombero del presidio notav di Giaglione e per essere stato espulso da Rifondazione Comunista. Sui giornali il ritratto è quello che serve nella metodologica opera di screditare il movimento notav: comunista da sempre, Di Pietro de noialtri, amante della legalità, amministratore impeccabile…e giù articoli sulla sua espulsione dal partito di Ferrero e pubblicazione della sua lettera al segretario del partito.

Ci sono delle cose da dire però per conoscere meglio il sindaco di Giaglione che lo qualificano un pò meglio. Non è il primo  e probabilmente l’utlimo a sperare di guadagnarci qualcosa dal Tav: in tutta la sua storia di sindaco, a parte gli atti formali siglati con gli altri sindaci della Valle, ha sempre osteggiato il movimento non concedendo spazi all’interno del paese per le iniziative pubbliche (nel settembre 2011 chiamò la Questura per non permettere ai notav la tre giorni metro per metro). E’ stato anche uno fra i primi a provare a chiedere qualche compensazione per il suo paese…perchè non si sa mai…

Insomma di notav questo signore non ha mai avuto nulla ed oggi dietro al paravento della “legalità”, nasconde l’ostracismo per una lotta che difende il territorio, anche quello da lui amministrato, ma che evidentemente non gli è mai andata giù. Eletto con i voti di Rifondazione Comunista, con un programma notav, Paini ha fatto tutt’altro rispetto alle cose sottoscritte, alleandosi di volta in volta con la minoranza per attaccare i notav.

Non usiamo il termine comunista perchè ne abbiamo troppo rispetto per accostarlo all’ennesimo “ominicchio” come direbbe Sciacia. Invitiamo tutti a fare un salto a Giaglione per vedere come si comportano i notav e dimostrare che gli argomenti con cui il sindaco si erge a paladino della cittadinanza, siano veramente pochi, ma ai giornalisti embedded questo non interessa hanno già scritto gli articoli per oggi.

questo link potete leggere le dichiarazioni di Paini che parla di brutta gente, pericolo ecc…salvo poi dire che a Giaglione non si è mai verificato nulla di significativo, non ci risulta in nessuna cronaca qualche fatto od atto commesso a Giaglione che possa far pensare il contrario.

Non entriamo nel merito delle vicende di un partito, ma ci sembra che Rifondazione sia stata coerente, che di questi tempi non fa mai male a nessuno…

Paini invece di piangere sui giornali, dovrebbe prendere esempio dai suoi coetanei pensionati valsusini, che si adoperano per difendere il futuro dei propri figli e dei propri nipoti con sincerità e con valori morali che il buon sindaco nemmeno sogna.


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