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Freda in Campidoglio. Col patrocinio della Giunta Alemanno

 

Di fascisti in Campidoglio ne girano ultimamente assai, tra consiglieri comunali e assessori. D’altronde in una città governata da un sindaco che porta al collo una croce celtica cosa ci si può aspettare? Ma evidentemente non bastano. Perché il prossimo 4 maggio l’ex terrorista nero Franco Freda, condannato a 15 anni di carcere per 21 attentati (insieme a Giovanni Ventura) e ritenuto dalla Corte di Cassazione responsabile dell’organizzazione della strage di Piazza Fontana, sarà il protagonista di un evento culturale in programma alla Sala del Carroccio. Fino ad ora giravano alcune voci sulla sua presenza alla presentazione di un libro di Friedrich Nietzsche edito dalla sua casa editrice, le Edizioni di Ar. Finora l’iniziativa era stata pubblicizzata esclusivamente sul profilo Facebook degli ‘amici della Libreria Ar’, e a leggere le informazioni sembrava trattarsi esclusivamente di un evento letterario. Di scarso profilo e affatto interessante, ma niente più. Tra interviste allo stesso Freda e pubblicità di libri appena stampati – l’ultimo dal significativo titolo di “Benito I imperatore” (!) – per il 4 maggio alla Sala del Carroccio, all’interno quindi del Campidoglio, si parlava della presentazione del volume di Friedrich Nietzsche, curato dalle Edizioni di Ar (col testo originale a fronte), “Also sprach Zarathustra – Queste le parole di Zarathustra” con la presenza del professor Francesco Ingravalle, dell’Università del Piemonte Orientale; di Marina Simeone, presidentessa dell’Associazione Culturale ‘Generoso Simeone; e di Anna K. Valerio, curatrice della collana ‘Alter ego’ di cui fa parte l’opera. Forse per attirare qualche presenza in più, il post chiariva che dopo l’amena presentazione i ‘soci’ dell’Adel Libreria Ar – e solo loro – avrebbero ricevuto il saluto dell’Editore presso il ristorante “Nido d’Abruzzo” in via Cernaia 41. Non prima di aver gustato una “matriciana”, un cacio e pepe, abbacchio, arrosticini di pecora,  dolce, caffè e ammazzacaffè.
Un evento goliardico dunque? Mica tanto.

Perché oltre a concedere la Sala del Carroccio ad una delle anime più nere degli anni del terrorismo neofascista e della strategia della tensione il novello intellettuale potrà sfoggiare anche il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura della Giunta Alemanno. E’ accettabile che l’amministrazione di una capitale di uno stato democratico conceda ospitalità e copertura ad un neonazista convinto, uno che sostiene la difesa “dell’omogeneità etnica italiana”? Delle sue simpatie nazionalsocialiste Freda non ha mai fatto mistero. La sua casa editrice, fondata a Padova nel 1963, oltre a vari libracci revisionisti e a testi del ventennio ha stampato ben cinque opere di Adolf Hitler, incluso il Mein Kampf.
Il colpaccio messo a segno da Freda con l’appuntamento in Campidoglio lascia presagire un suo ritorno sulla scena politica, più che editoriale. Dopo che il suo Fronte Nazionale è stato sciolto nel 2000 in base alla legge Mancino contro i gruppi xenofobi, evidentemente l’ideologo della strategia della tensione è pronto a scendere di nuovo in campo. Già nei mesi scorsi si era speso nella difesa di Casapound nei giorni in cui un collaboratore di Iannone, Gianluca Casseri, si era reso responsabile della strage di Firenze forse in cerca di riconoscimenti trasversali al mondo della litigiosa estrema destra neofascista.
Sarebbe quindi il caso che l’appuntamento del 4 maggio in Campidoglio saltasse. O in virtù di una immediata mobilitazione antifascista che chieda e ottenga dalla giunta Alemanno la cancellazione dell’iniziativa e le opportune dimissioni da parte dell’Assessore alla Cultura, Dino Gasperini. Oppure contribuendo a rendere meno noioso l’evento letterario previsto nella Sala del Carroccio che, d’altronde, prevede ‘l’ingresso libero’. Chi volesse quel giorno partecipare, assicurano alcune fonti, potrebbe avere l’onore di incrociare un altro esponente di spicco della ‘cultura’ di destra, Stefano delle Chiaie…

La “ripulizia” del gerarca ex ministro ora sindaco con la celtica appare sempre più incompleta, faticosa, fasulla. I suoi rapporti col mondo dell’eversione stragista e terrorista troppo consolidati per essere messi sotto il tappeto. I suoi “camerati di gioventù” – comprensibilmente – non sopportano più di essere tenuti nello sgabuzzino in fondo a destra e, ora che tanti “camerati” sono al potere, pretendono il loro spazio.

Aggiornamento: Il sindaco Alemanno ha fatto dietrofront

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