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Il 9 maggio l’Europa dei padroni in visita a Firenze

Non possiamo che contestare l’ennesimo appuntamento di autocelebrazione dei potenti di turno, i quali sproloquieranno sul loro concetto di Europa e di sostenibilità ecologica, mentre di comune accordo stanno distruggendo le condizioni di vita di milioni di studenti, lavoratori, pensionati e disoccupati in Italia e in tutta Europa.
Dalla riforma delle pensioni, che ha lasciato 350.000 persone senza salario nè possibilità di avere una vita dignitosa, fino alla recente riforma del mercato del lavoro che mira, senza remore, allo smantellamento complessivo di ogni forma di tutela per il lavoratore dipendente, reso ricattabile dallo spauracchio del licenziamento con l’abolizione dell’art 18, si arriva alla spending review che, tradotta dalla neolingua montiana, significa tagli selvaggi alla spesa pubblica: dalla sanità all’istruzione, dal lavoro alle politiche abitative, mentre allo stesso tempo si finanziano opere inutili come il TAV, per compiacere palazzinari e ‘ndraghetisti a discapito della salute dei cittadini e dell’ambiente, inquinando falde acquifere e somministrando repressione a chi si oppone.
I sacrifici che ci chiedono (si pensi ai futuri effetti dell’introduzione nella Costituzione del pareggio di bilancio) eseguono in maniera accondiscendente i voleri dei padroni d’Europa, più preoccupati a “far quadrare i conti” e a spianare il terreno alle sanguinarie leggi del profitto, che ad altro.
Infatti, proprio in questo momento, dove l’ultima delle tante crisi strutturali di questo sistema economico si riversa sull’eurozona anche sotto forma di speculazione sui debiti degli stati, industriali e banchieri (coadiuvati dagli apparati statali ed istituzionali) colgono l’occasione per rincarare la dose: da una parte portando un attacco frontale alla classe lavoratrice (art. 18 e attacco al salario) e dall’altro rendendo sempre più precarie le condizioni di vita delle classi subalterne.
Per tutto questo, le misure di austerità imposte dall’Europa e celermente eseguite dal chirurgico governo tecnico dei padroni, non possono che essere osteggiate da chi tutti i giorni la crisi la vive e non se la fa certo raccontare dai media.
Per questo è importante scendere in piazza il 9 maggio, per portare la nostra opposizione, per creare un fronte comune contro chi ci vorrebbe, con la retorica della crisi e della coesione sociale, obbedienti e silenti a qualunque imposizione…

E’ ORA DI REAGIRE!
PERCHÉ LA LORO AUSTERITÀ SIGNIFICA ABOLIZIONE DEI DIRITTI
PERCHÉ LA LORO CRESCITA È SINONIMO DI SFRUTTAMENTO
PERCHÉ LA LORO EQUITÀ È SERVIRE GLI INTERESSI DEL CAPITALE
FUORI MONTI, DRAGHI E BARROSO DA FIRENZE!

  * collettivopolitico.noblogs.org

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