Menu

Ballottaggi al centrosinistra, Parma a Grillo

Si sono chiusi alle 15 di oggi i seggi per i ballottaggi delle elezioni amministrative e poco fa sono stati resi noti i primirisultati che nelle città maggiori assegnano la vittoria ad esponenti del centro-sinistra ma sempre in un contesto di crollo verticale della partecipazione al voto da parte dei cittadini: affluenza definitiva nei comuni nei quali si è votato ieri e questa mattina è arrivata appena al di sopra della maggioranza degli aventi diritto, ferma al 51,4%, record negativo di tutti i tempi.
Leoluca Orlando – sostenuto da Idv, Federazione della Sinistra e Verdi, è sucito vincente a Palermo con il 72% dei voti, mentre l’esponente del centro-sinistra Doria ha vinto a Genova con il 60,8%. A L’Aquila Massimo Cialente, sindaco uscente del centrosinistra è in ampio vantaggio col 59,2% dei voti (40 sez. scrutinate su 81).
A Parma il candidato del Movimento 5 Stelle ha conquistato la poltrona di sindaco, con il 59,3% battendo il candidato del Pd Bernazzoli.

La Lega Nord ha perso 7 su 7 ballottaggi a cui partecipava con un candidato sindaco: è stata sconfitta, infatti, a Cantù, Palazzolo, Meda, Tradate, Senago, Thiene e San Giovanni Lupatoto. A Monza il candidato del centrosinistra, Roberto Scanavatti, ha vinto con il 58,2%, battendo Andrea Mandelli.

Resta al centrosinistra Sesto San Giovanni (Milano), nonostante la recente dall’inchiesta della Procura di Monza su un presunto giro di tangenti. La ex Stalingrado d’Italia si conferma feudo del centrosinistra, ma l’affluenza alle urne è franata al 39%. A succedere a Giorgio Oldrini alla poltrona di sindaco, sarà il suo assessore uscente alla Cultura Monica Chittò, appoggiata da Pd, Sel, Federazione della Sinistra, Idv e Socialisti per Sesto. Alla candidata del centrosinistra è andato il 69,4% dei voti. Ad Alessandria Maria Rita Rossa ha stravinto il ballottaggio – quasi 68% consensi – ed è diventata sindaco. La candidata del centrosinistra ha ottenuto 20.360 voti contro i 9.594 dell’uscente Piercarlo Fabbio (Pdl e liste collegate). Anche qui però altissima l’astensione: hanno votato 35.756 (41,65%) su un totale di 76.167 iscritti nelle liste elettorali.

A Lucca Alessandro Tambellini (Pd) è il primo sindaco di centrosinistra dal dopoguerra nella città toscana che dal 1946 è stata sempre governata dalla Dc se si eccettua la parentesi 1994-98 che vide come sindaco Giulio Lazzarini, sostenuto da un’alleanza Pds-Ppi. Da allora Lucca è sempre stata guidata da giunte di centrodestra. A Rieti dopo 18 anni ininterrotti di governo di centrodestra, un esponente di Sel, Simone Petrangeli, avvocato di 37 anni, vincitore delle primarie del centrosinistra del 22 gennaio scorso, siederà sulla poltrona di sindaco. La sfida interna al centrosinistra di Cuneo ha visto oggi diventare sindaco Federico Borgna, con il 59,9% dei consensi. E’ stato sconfitto il candidato scelto con le primarie, Gigi Garelli. Il neo sindaco era sostenuto da Lista civica Cuneo Più, Cuneo Solidale, Udc-Crescere Insieme, Democratici per Cuneo, Centro Lista Civica, mentre Garelli aveva l’appoggio di Pd, Cuneo Domani, Costituente dei Beni Comuni, Moderati per Garelli, Psi, Idv, Sel-La Città Aperta. Borgna era sostenuto anche da una lista composta da fuoriusciti dal Pd, che non avevano accettato l’esito delle primarie, e tra questi il sindaco uscente Alberto Valmaggia, il vicesindaco Giancarlo Boselli, e tre assessori.

Infine sono diventati 4 i sindaci del Movimento 5 stelle di Beppe Grillo: oltre al trionfo di Federico Pizzarotti oggi a Parma, Roberto Castiglion aveva già vinto al primo turno a Sarego (Vicenza). Oggi hanno vinto anche i grillini Marco Fabbri a Comacchio (Ferrara) e Alvise Maniero a Mira (Venezia).
”I risultati dei ballottaggi confermano la sconfitta del governo Monti. A Palermo il candidato governativo è stato pesantemente sconfitto da Leoluca Orlando, così come a Parma ha vinto il Movimento 5 stelle” è questa la valutazione di Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista. “Così come nel primo turno i partiti che sostengono il governo sono usciti pesantemente ridimensionati – aggiunge – la stessa cosa accade nei ballottaggi là dove i cittadini potevano scegliere. È del tutto evidente che il governo dei poteri forti sta in piedi in virtù di un inciucio istituzionale ma non ha basi di consenso nel paese” sostiene il segretario del Prc. Per Di Pietro i risultati di oggi confermano che “Il centrosinistra nel suo insieme ha raddoppiato il consenso sul territorio: alle amministrative su 177 comuni sopra i 15 mila abitanti quasi 100 sono stati vinti da Idv, Pd e Sel. A dimostrazione che una proposta politica di un governo diverso per il paese c’è”.

A Parma è intanto resa dei conti in casa Pd, dopo la sconfitta di Vincenzo Bernazzoli, attuale presidente della Provincia e candidato sindaco sostenuto da tutto il centrosinistra: un summit del partito nella sede elettorale di Bernazzoli si è concluso con le dimissioni del segretario provinciale Roberto Garbi, che le presenterà al direttivo già convocato per questa sera. Da notare il pessimo risultato del PD a Parma e soprattutto a Palermo, e in generale la sconfitta dei partiti che sostengono il governo Monti a livello nazionale.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *