Menu

Tutto il potere alle banche

Il premier Mario Monti ha scelto la componente del direttorio della Banca d’Italia Anna Maria Tarantola (e che era stata ventilata come sostituta di Draghi) come presidente. Mentre direttore generale sarà Luigi Gubitosi, ex Wind e ora anche lui nel gettonatissimo ramo (nonostante tutto) bancario. Per l’Agcom Cardani, caro amico di Monti. Mario Sebastiani è invece il nuovo presidente dell’Autorità dei trasporti. Come membri dell’Authority sono stati indicati poi Pasquale De Lise e e Barbara Marinali.

La nomina più rilevante è quella per la Rai, naturalmente, perché cambia la maggioranza interna al consiglio di amministrazione eliminando uno dei berlusconiani di ferro nominato da Tremonti.

Ora il parlamento dovrà nominare gli altri componenti, ma è già chiaro che il monopolio berlusconiano sulla tv potrà riproporsi solo se anche la Tarantola – persino dal punto di vista dell’immagine “un Monti vestito da donna” –  adotterà i punti di vista di quelli che il Pdl, in ottica di lottizzazione, indicherà come “i propri”.

Vediamo come li presentano quelli che li conoscono bene, come Il Sole Ore organo di Confindustria.

 

La signora della vigilanza entra a viale Mazzini

Nel direttorio di Banca d’Italia è entrata per volontá di Mario Draghi, succedendo ad Antonio Finocchiaro nel 2008, come prima donna ai vertici di un istituto dalla guida societaria tipicamente maschile. Anna Maria Tarantola ha solide radici lombarde e cattoliche(è nata a Casalpusterlengo sessantesei anni fa) è attualmente vicedirettore generale della Banca d’Italia e le aziende di credito ben conoscono il suo stile, quello del pugno di ferro in guanto di velluto. Il suo è uno stile un po’ materno ma di quelle mamme alle quali non è il caso di dire di no.

La “signora della vigilanza”(è nel campo dei controlli bancari che ha compiuto i passi importanti della sua carriera) ha un buon curriculum di economista: laurea all’Università Cattolica di Milano con il professor Luigi Frey, e studi post graduate alla London School of Economics, Tarantola è entrata in Banca d’Italia nel 1971(ufficio Vigilanza uno nella sede di Milano)ma con l’Università ha mantenuto un rapporto costante. Poco dopo il suo arrivo sul ponte di comando della Banca centrale Tarantola ha tenuto a battesimo la riforma della corporate governance in campo bancario; una riforma che ha modificato in profondità la vita economica dei gruppi creditizi e finanziari italiani.

 

Gli specialisti di televisione non l’hanno ovviamente presa bene, specie quelli che si erano autoxcandidati a ricoprire ruoli manageriali.

Freccero a Radio 24: Monti ha confuso la Rai con una banca

«È pazzesco. Sono sorpreso e stralunato, è una cosa incredibile. Ha scelto due alieni che secondo me vedono poco la tv, e leggeranno solo giornali economici». È il primo commento in diretta alla Zanzara, su Radio 24, di Carlo Freccero, direttore di Rai 4, alla notizia dei nomi di Anna Maria Tarantola e Luigi Gubitosi, indicati dal premier per i vertici della Rai, rispettivamente alla presidenza e alla direzione generale.

«Bisogna verificare se hanno il televisore a casa, se la guardano quali programmi. – prosegue Freccero -. Monti ha confuso la Rai con una banca. È come nominare un romanziere presidente di un istituto fisico nucleare. La reazione più giusta è quella di essere stupiti». Quanto alla Tarantola, «il nome è un programma», conclude Freccero.

 

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *