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A che punto è la crisi?

Oggi pomeriggio e domani mattina, la Rete dei Comunisti ha organizzato a Napoli due giorni di discussione sullo “stato della crisi” e dedicate ad Alessandro Mazzone, uno dei maggiori studiosi marxisti italiani, deceduto un mese fa. Il convegno di Napoli è un po’ la logica evoluzione di quello sulla crisi di Bologna di due anni ed anche i relatori sono in buona parte quelli che si confrontarono allora avanzando ipotesi e diagnosi raccolte in una apposita pubblicazione – “Ballando sul Titanic” – che fu tra i primi materiali spendibili di analisi sulla crisi.

I lavori sono stati organizzati su tre sessioni tematiche: La prima, oggi pomeriggio, sarà dedicata alla moneta, alle guerre valutarie tra dollaro ed euro soprattutto, ma non solo, e alle ripercussioni di quella che è stata definita la trappola della liquidità alimentata soprattutto dalle misure della Fed statunitense. A questa sessione interverranno l’economista greco Leonidas Vakiatokis, Guglielmo Carchedi, Franco Russo e Luciano Vasapollo.

La seconda sessione si svolgerà nella prima parte della mattinata di domani e sarà dedicata alle divaricazioni crescenti e alla crescente competizione tra gli Stati Uniti e l’Unione Europea che attraverso una rapida escalation di trattati si va sempre più configurando come un polo imperialista in via di strutturazione. Geopolitica ed economia saranno al centro delle relazioni di Giorgio Gattei, Francesco Piccioni e Sergio Cararo.

Infine la terza sessione, nella seconda parte della mattinata, sarà dedicata ai paesi emergenti (i Brics) e all’analisi dei modelli di sviluppo economico che stanno venendo da questi che rappresentano l’indubbia novità nell’economia mondiale. In una recente intervista Eric Hobsbawn ha parlato del capitalismo di stato come nuovo assetto capitalistico dopo il fallimento del capitalismo del libero mercato. In aree del mondo come l’America Latina sono state avviate importanti nazionalizzazioni di settori strategici dell’economia. In questa sessione interverranno l’economista boliviano Ignacio Mendoza, Vladimiro Giacchè e Mauro Casadio. Al termine di ogni sessione ci sarà il tempo per domande e richieste di approfondimento.

Il convegno concluderà i suoi lavori sabato intorno alle 14.30 per consentire a tutti i militanti e gli attivisti di partecipare alla manifestazione “Ripartiamo da Sud, rivoltiamo il paese” che si svolgerà nel pomeriggio. I lavori si svolgeranno in una sala dell’Hotel Palazzo Caracciolo in via San Giovanni a Carbonara 111. Le relazioni verranno pubblicate per il mese di settembre in un apposito quaderno, così com’è nella consuetudine dei compagni della Rete dei Comunisti che in questi anni hanno puntato molto sull’elaborazione di una analisi della crisi e dei processi storici da spendere poi sul piano dell’azione politica e della socializzazione delle conoscenze.

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1 Commento


  • roberto faustini

    Spero al più presto di poter leggere le relazioni del convegno su Contropiano

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