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“Lander libero!”, blitz all’ambasciata spagnola a Roma

 

E’ scattata a mezzogiorno l’ennesima iniziativa di protesta contro la repressione spagnola contro il popolo basco. Ed in particolare contro la ridicola persecuzione giudiziaria che lo scorso 13 giugno ha portato all’arresto, a pochi metri dal suo domicilio nel quartiere romano della Garbatella, dell’attivista basco Lander Fernandez. Accusato da Madrid di ‘appartenere all’Eta’ sulla base del fatto che forse – di prove non ce ne sono – nel lontano 2002 partecipò ad un atto di sabotaggio contro un autobus vuoto. Accuse così inconsistenti che lo scorso 15 giugno il giudice che doveva decidere sulla convalida del suo arresto – Lander era stato condotto nel frattempo a Regina Coeli – decise di scarcerarlo e metterlo agli arresti domiciliari.

Dopo le numerose iniziative delle scorse settimane nella tarda mattinata di oggi una trentina di attivisti della rete di solidarietà con Lander Fernandez hanno fatto irruzione all’interno del cortile interno dell’Ambasciata di Madrid presso lo Stato Italiano ed hanno esposto uno striscione che recitava, in basco e in italiano, “Aski da, basta repressione. Lander libero” con al centro una grande ikurrina, una bandiera basca rossa, verde e bianca.

Dopo aver gridato slogan contro la repressione e per la libertà del popolo basco, alcuni manifestanti hanno simbolicamente consegnato ai rappresentanti diplomatici una lettera che chiede, a nome dei tanti firmatari dell’appello, che la magistratura speciale spagnola interrompa il procedimento avviato per l’estradizione a Madrid del giovane. Alla fine del presidio i manifestanti – nel frattempo diventati più numerosi – hanno liberato alcuni palloncini rossi sui quali c’era scritto “Lander libero”. 
Il tutto in attesa dell’arrivo da Madrid della documentazione di sostegno alla richiesta di estradizione che la magistratura spagnola dovrebbe inviare a quella italiana entro il prossimo 14 luglio.  

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