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Distrutte le prove della strage di Brindisi?

 

09/07/2012, ore 11:40 – 

ROMA – Sono le 4 di mattina della notte tra l’1 e il 2 luglio scorsi. Nel laboratorio della Polizia scientifica all’interno della Direzione centrale della Polizia a Roma, sulla Tuscolana, c’è una esplosione a cui segue un incendio. La colpa è stata data immediatamente al caldo (alle 4 del mattino?!?!?!? ndr), ma stranamente la notizia è stata tenuta nascosta ai mass media, tanto che è stata diffusa solo con una settimana di ritardo.
Come mai tanto mistero? Eppure non c’è niente di strano: non ci sono state vittime, data l’ora gli uffici erano vuoti; l’intervento dei Vigili del Fuoco, compatibilmente col fatto che l’edificio è lontano dalle caserme, è stato immediato… allora perchè tanto segreto?
Semplicemente perchè l’esplosione. guarda caso, ha distrutto alcune delle prove di processi in fase di indagine. Tra cui, per quello che conta, alcune delle prove che riguardano le responsabilità dell’esplosione di Brindisi, davanti alla scuola Morvillo-Falcone, dove ha trovato la morte una ragazza di 16 anni, Melissa Bassi. Secondo alcune fonti, come riporta il Corriere della Sera, le prove sarebbero state comunque già valutate e registrate e poi la persona accusata è rea confessa di questo e di un altro attentato. Certo, se poi si venisse a scoprire che Giovanni Vantaggiato sta millantando, visto tutte le cose che ha detto e che non sono state riscontrate; e se si venisse a scoprire che ci sono altre falle probatorie, mancano le prove per altre verifiche. Ma questo che conta?

da http://www.julienews.it

di Antonio Rispoli

 

 

da Associated Press/LaPresse

Una nuova esplosione con seri danni ma per fortuna senza vittime. Questa volta l’incendio è scoppiato all’interno del laboratorio della Polizia scientifica nell’edificio della Direzione centrale della Polizia di Roma, lungo la Tuscolana, dove sono concentrati tutti gli uffici centrali e i reparti del ministero degli Interni.

Il caso fortunato è che l’esplosione, avvenuta alle 4:00 del mattino, non ha coinvolto persone e nessuno quindi sarebbe morto. Escluse tutte le ipotesi di idolo, tra le possibili cause dell’incendio. Più che altro si sarebbe ipotizzato, come reale causa, la temperatura troppo alta che proprio durante gli ultimi giorni sta raggiungendo picchi d’intensità soprattutto al centro Sud.

Pertanto, escluse con ogni probabilità i motivi di dolo, sembrerebbe proprio che il responsabile dell’incendio sia Minosse oppure Caronte, ovvero gli anticicloni subsahariani che stanno facendo alzare le temperature in questi giorni.

L’incendio sarebbe avvenuto lunedì scorso, nella notte tra domenica e lunedì, ma la notizia è stata comunicata solo quest’oggi.

Il motivo?

Sembrerebbe che nell’incendio dell’edificio, ubicato in un’area verde ai limiti della città, abbia provocato la distruzione di diversi reperti che si trovavano nel laboratorio in attesa che venissero analizzati. I reperti, inoltre, appartenevano a casi di cronaca molto importante e per questo sarebbero stati altrettanto importanti i risultati delle analisi che sarebbero emersi. Forse è proprio per questo motivo, abbastanza imbarazzante, che le guardie hanno cercato di mantenere la notizia segreta.

Tra gli importanti elementi che ancora non erano stati analizzati, si trovavano anche i reperti dell’attentato di Brindisi. Stando a quanto appreso da alcune fonti, all’interno del laboratorio doveva trovarsi almeno un reperto legato alla vicenda di Giovanni Vantaggiato, il responsabile dell’esplosione davanti l’Istituto Morvillo Falcone di Brindisi, il 19 maggio scorso, quando perse la vita la giovane Melissa Bassi e rimasero gravemente ferite altre cinque studentesse.

Tuttavia non è chiario di quale indizio si tratti tra quelli sequestrati al killer, forse le tre bombe con innesco sequestrate dalla polizia dopo essere state ritrovate nell’uliveto oppure qualcos’altro di cui non si era parlato nelle indagini comunicati ai giornali. Sembra che la prova fosse stata già analizzata e che i risultati siano stati già comunicati e registrati. Ciò non dovrebbe comportare alcuna conseguenza o problema nel processo contro Vantaggiato.

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