Menu

Vicenza. Assediata la base Nato “Site Pluto”

Centinaia di attivisti NoDalMolin ha manifestato rumorosamente davanti alla base statunitense “Site Pluto” a Longare (Vicenza). Gli attivisti, informa il Presidio Permanente NoDalMolin, “stanno battendo le proprie pentole sul cancello d’ingresso e scrivendo slogan contro la nuova installazione militare lungo la recinzione”. L’iniziativa autoconvocata è stata decisa dopo che “sui media locali è stata diffusa la notizia della volontà statunitense di costruire un nuovo centro d’addestramento d’avanguardia per i propri soldati”.

“Siete circondati, non siete sicuri, ve ne dovete andare dalla nostra città, vogliamo la sdemanializzazione dell’area”, hanno gridato i manifestanti al megafono.

Il blitz è durato circa un’ora. Decine di attivisti hanno raggiunto il perimetro attraverso i boschi dei colli berici, tagliando in più punti le recinzioni e lanciando fuochi d’artificio. L’iniziativa rappresenta la prima risposta del movimento alla notizia della realizzazione di una nuova installazione militare statunitense a Longare.

All’interno di Site Pluto, infatti, spiegano i manifestanti, «i militari a stelle e strisce vogliono realizzare un centro d’addestramento d’avanguardia, con un muro di protezione lungo 350 metri e alto sei, disboscando i colli e la costruzione di strutture per simulare la guerra: un campo di battaglia nel cuore dei colli berici».

« I vostri metodi impositivi calpestano democrazia e territorio. Vicenza non è una colonia Usa, andatevene». Il taglio delle reti serviva a dimostrare che quell’area non è inviolabile e rivendicare l’immediata apertura di quel territorio alla comunità locale.

«La manifestazione – conclude la nota – scaturisce da un dibattito che vede tutta la comunità locale contraria alla nuova installazione militare.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *