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Napoli. Fischiano le orecchie anche alla Finocchiaro (Pd)

Alla facoltà di Giurisprudenza della università  napoletana Federico II, intorno alle 10  di oggi, mentre parlava la presidente dei senatori del Pd Daniela Finocchiaro, un gruppo di attivisti, studenti e precari dello spazio universitario Dada (ossia Dipartimento autogestito dell’alternativa) ha fatto irruzione nell’aula durante l’intervento della Finocchiaro ed ha esposto uno striscione e distribuiti volantini. “Abbiamo interrotto quello che doveva essere l’ennesimo gran galà della Federico II” hanno denunciato gli studenti. Secondo gli attivisti, il Partito Democratico avrebbe, più di altri, sostenuto tutte le scelte del governo Monti in tema di università e non solo. Scelte che i manifestanti contestano su tutta la linea, dalle tasse al numero chiuso. “La senatrice – affermano gli studenti – quest’estate, aveva espresso una totale soddisfazione per il ddl Fornero approvato il 28 giugno che, attaccando l’articolo 18 e moltiplicando la condizione di precarietà dei lavoratori in entrata, distruggeva oltre quarant’anni di lotte sociali per i diritti del lavoro”. Uno studente  si è avvicinato al microfono ed ha preso la parola: “Siete qui per dirci che l’università è il luogo virtuoso in cui la formazione ci garantirà il futuro ma in realtà, oggi, iniziamo un’università con le tasse aumentate, con l’incremento delle facoltà a numero chiuso e con gli effetti devastanti dell’ultima riforma universitaria”. La contestazione si è conclusa senza incidenti tra gli applausi degli studenti presenti. Il segnale è chiaro: non ci sono più tabù, ognuno deve prendersi le responsabilità di quello che fa, anche il Pd. Era toccato a Fassina durante la manifestazione degli operai dell’Alcoa, stavolta è toccato alla Finocchiaro.

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1 Commento


  • renato sellitto

    va bene contestare i gruppi dirigenti del PD ,non solo per il sostegno al governo Monti,non solo per il sostegno a tutte le missioni militari diventando il primo partito amekano d’Italia.; ma per aver contribuito ad uccidere le speranze di intere generazioni attraverso l’assuefazione ed in alcuni casi la criminalizzazione del conflitti di classe che sono il sale della democrazia e dell’evoluzione.Però non bisogna dimenticarieche milioni di lavoratori ,operai e pensionati, onesti spesso sofferenti continuano a votare questo partito,spesso con nostalgia.Abbiamo bisogno che a partire dai i giovani ,si lavori con impegno ed entusiasmo per conquistare questi uomini e donne oneste come un tempo ,sapevano fare i comunisti e spezzare il perfido equivoco del partito amerikano

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